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Ansia & malattie cardio-metaboliche

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Ansia & malattie cardio-metaboliche
(Last Updated On: 28 gennaio 2023)

Il legame con fattori di rischio per CVD, diabete tipo 2

La‘American Heart Association’ (AHA) si è occupata della “Salute psicologica, benessere e connessione mente-cuore-corpo”, sottolinenando che la componente psichica può avere un impatto positivo o negativo sulla salute di una persona e sui fattori di rischio per malattie cardiache e l’ictus. Il consiglio derivato è che gli operatori sanitari dovrebbero sempre considerare la salute psicologica nei soggetti con rischio di malattie cardiovascolari (CVD).

La stessa società aveva già elaborato precisazioni sulla depressione e sulla meditazione, ma “questa è la prima dichiarazione scientifica che affronta in modo ampio la questione della salute psicologica” – lo dichiara il presidente del gruppo di lavoro AHA, Glenn N. Levine, (professore di medicina al Baylor College of Medicine, Houston e al DeBakey VA Medical Center). Il suo è un parere condiviso da molti cardiologi e non solo.

G. Levine afferma: “…questo è particolarmente importante da fare ora, data la crisi del COVID e tutto lo stress psicologico che le persone hanno subito nell’ultimo anno. Anche indipendentemente da ciò, è giunto il momento di riconoscere che dovremmo sforzarci di curare non solo la malattia, ma il paziente e la persona nel suo insieme“. AHA propone una nuova consapevolezza scientifica: “una certa quota d’ansia deve essere intesa come una risposta adattativa all’evento acuto, cioè tale da stimolare una richiesta d’aiuto quanto più rapida possibile”. La dichiarazione è stata pubblicata online il 25 gennaio su Circulation: “depressione, stress cronico, ansia, rabbia, pessimismo e insoddisfazione per la vita, sono tutti associati a risposte biologiche potenzialmente dannose, che includono irregolarità della frequenza cardiaca e del ritmo, aumento dei disturbi digestivi e della pressione sanguigna, con conseguente infiammazione e riduzione del flusso cardiaco”.

La Dichiarazione scientifica del AHA, sulla connessione mente-cuore-corpo, fornisce il supporto al medico che percepisce l’ansia di un paziente molto al di là del ‘normale’, portandolo a suggerire, ragionevolmente l’utilità di parlare con un professionista della salute mentale.

Anche lo studio condotto da Lewina Lee, psichiatra, pubblicato online il 24 gennaio sul “Journal of American Heart Association”, concorda sui tali rischi: “Gli uomini che avevano livelli di ansia più elevati all’inizio dello studio, presentavano un rischio biologico costantemente più elevato di malattie cardio-metaboliche, rispetto agli uomini meno ansiosi“. I risultati dello studiosuggeriscono che le preoccupazioni e l’ansia sono associate a processi fisiopatologici preclinici” che tendono a culminare in malattie cardio-metaboliche. Ne deriva l’importanza di uno screening per misurare le preoccupazioni e l’ansia, già nei soggetti giovani, tra i 30 e i 40 anni.

Un limite dello studio è la composizione del gruppo: la maggior parte degli uomini erano bianchi (97%) e veterani (94%). Altro limite: non è chiaro se gli individui ansiosi abbiano un rischio in costante peggioramento con l’età o se sia più elevato già nella mezza età, rimanendo immutato negli anni. Sarebbe importante in futuro valutare o confermare queste associazioni tra donne e persone di diversi gruppi razziali ed etnici.

Uno studio inglese suggerisce che gli integratori di vitamina B6 ad alto dosaggio possono ridurre i sentimenti di ansia e depressione. David T Field e colleghi hanno verificato l’utilità di integratori di B6 o B12, assunti per un mese, confrontando i dati con placebo, in un gruppo campionario di 500 adulti. I risultati hanno mostrato che l’integrazione di vitamina B6 si associa a riduzioni dell’ansia auto-riferita e alla diminuzione dei sintomi depressivi. La spiegazione: la vitamina B6 sembra indurre livelli aumentati di acido gamma-aminobutirrico (GABA), evidenziati da un test visivo somministrato alla fine dello studio.

I risultati dimostrano sottili cambiamenti nelle prestazioni visive dei partecipanti. I ricercatori hanno ritenuto che ciò fosse coerente con i livelli di attività cerebrale correlata al GABA. Tuttavia, gli autori precisano che, prima di raccomandare l’assunzione di alte dosi di vitamina B6, il dato debba essere confermato da studi clinici su vasta scala, soprattutto per valutare eventuali effetti collaterali e distinguere la tipologia di pazienti che ne traggono reale beneficio.

Un altro articolo sottolinea un aspetto psichico “particolare”: compiere buone azioni aiuta a guarire da ansia e depressione. L’evidenza emerge da una pubblicazione del Journal of Positive Psychology, condotto dalla Ohio State University. Compiere atti di gentilezza rende le persone più connesse con il prossimo e porta a miglioramenti duraturi nel tempo. In altri termini, le persone che soffrono di sintomi di depressione o ansia possono aiutare se stesse facendo buone azioni verso gli altri.

Lo studio ha coinvolto 122 persone con sintomi, da moderati a gravi, di depressione, ansia e stress. I risultati rivelano che, compiendo queste azioni, le persone dimenticano i sintomi di depressione e ansia. I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi.

Due sono stati sottoposti a tecniche cognitivo-comportamentali basati sulla pianificazione delle attività sociali o su processi di riconsiderazione cognitiva. Il primo è stato introdotto in attività sociali per due giorni a settimana; il secondo era impegnato a registrare, per almeno due giorni a settimana, i pensieri, in modo da identificare e allontanare quelli negativi, per poi rivederli in modo positivo e ridurre, così, depressione e ansia.

Il terzo gruppo veniva istruito a compiere gesti di gentilezza, due giorni a settimana.

Dai risultati è emerso che i partecipanti in tutti e tre i gruppi hanno mostrato un aumento della soddisfazione e una riduzione di sintomi di ansia e depressione, dopo dieci settimane. Le azioni di gentilezza hanno mostrato un vantaggio “competitivo”, rispetto agli altri due interventi, rendendo le persone più connesse con il prossimo, aspetto importante per il benessere, secondo quanto riferito dagli autori.

In Europa e in Italia il tema non è nuovo. Sappiamo che fattori come depressione e stress possono aumentare il rischio cardiaco: tutti sperimentano una certa ansia nella loro vita, ma la maggior parte ha imparato a contrastarla. Se Schneider avesse dovuto scegliere una felice applicazione del suo modello, per spiegare l’unità psicosomatica della persona, avrebbe sicuramente scelto la cardiologia!

Un esempio è stato già proposto nel 2004, durante il corso precongressuale SIMEL “il Counselling in Medicina di Laboratorio”. Ne alleghiamo una sezione in Pdf-FlipBook.

BIBLIOWEB:

Ansia & malattie cardio-metaboliche” dal Corso precongressuale SIMeL “il Counselling in Medicina di Laboratorio” Modena 2004 (in FlipBook allegato)
GN Levine, C Ibeh, CP.McCarthy, SA Spinler. Management of Patients at Risk for and With Left Ventricular Thrombus: A Scientific Statement From the American Heart Association Circulation. 2022;146:e205–e223. Available at: www.ahajournals.org/journal/circ
LO Lee, KJ Grimm, A SpiroIII, LD Kubzansky – Neuroticism, Worry, and Cardiometabolic Risk Trajectories: Findings From a 40Year Study of Men – AHAJ Vol 11, Issue 3 February 1, 2022 https://www.ahajournals.org/doi/full/10.1161/JAHA.121.022006
DT Field, RO Cracknell, JR Eastwood, et al – High-dose Vitamin B6 supplementation reduces anxiety and strengthens visual surround suppression – First published: 19 July 2022 https://doi.org/10.1002/hup.2852 https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/hup.2852
DR Cregg, JS Cheavens – Healing through helping: an experimental investigation of kindness, social activities, and reappraisal as well-being interventions – The Journal of Positive Psychology, (2022)  https://www.tandfonline.com/doi/ref/10.1080/17439760.2022.2154695?scroll=top&role=tab

Gruppo sanguigno e ictus https://newmicro.altervista.org/?p=9608  Polipillola nel rischio cardiovascolare https://newmicro.altervista.org/?p=9418  Dopo la metformina SGLT2 https://newmicro.altervista.org/?p=8938  Dopo la metformina GLP1 https://newmicro.altervista.org/?p=8901  Diabete di cuore https://newmicro.altervista.org/?p=7736  Tele Cardio https://newmicro.altervista.org/?p=6774

“Ansia & malattie cardio-metaboliche” dal Corso precongressuale SIMeL “Il Counselling in Medicina di Laboratorio”, Modena 2004 (PDF-FlipBook)

Un Click per Leggere

Scientific Statement From the American Heart Association / Neuroticism, Worry, and Cardiometabolic Risk Trajectories: Findings From a 40Year Study of Men High-dose Vitamin B6 supplementation reduces anxiety and strengthens visual surround suppression (PDF)

Un Click per Leggere

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Roberto Testa

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