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Curarsi con le Noci?

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Curarsi con le Noci?
(Last Updated On: 4 gennaio 2023)

consumo associato a riduzione del rischio cardiovascolare

Scegliere gli alimenti “utili” è una delle tendenze salutiste sempre più ricercate. Tra le componenti alimentari che sulle tavole compaiono nel periodo natalizio, sono la frutta secca ed in particolare le noci: rappresentano uno dei capisaldi delle feste. Ricche di acidi grassi essenziali, di fibre e minerali, i “semi oleosi” hanno tutti i vantaggi che possiamo desiderare. Gli epidemiologi li sottolineano: il loro consumo è associato ad una riduzione del rischio cardiovascolare (CV) complessivo.

I ricercatori svedesi del Karolinska Institute di Stoccolma, coordinati dalla dott.ssa Susanna C. Larsson, hanno deciso di approfondire il tema ed hanno studiato l’impatto del consumo di tutta la frutta a guscio (eccetto castagne e cocco), sull’incidenza di sette malattie cardiovascolari.

La Dott.ssa Larsson, epidemiologa e professore associato dell’Istituto svedese, è nota per i suoi studi legati ai fattori alimentari ed al loro impatto sulle patologie: è stata tra i primi ad assolvere il caffè nelle patologie cardiovascolari e ad evidenziare i benefici della dieta mediterranea. Pubblicato su “Heart”, il loro studio dimostra che mangiare noci più volte alla settimana riduce il rischio di fibrillazione atriale del 18% e forse anche quello di insufficienza cardiaca.

Lo studio è stato condotto confrontando le risposte a questionari sullo stile di vita e sulla dieta con il il registro nazionale svedese dei decessi. L’analisi ha incluso 61.346 partecipanti (32.911 uomini e 28.453 donne), di età compresa tra 45 e 83 anni, dalla Cohort of the Swedish Men e dalla Swedish Mammography Cohort, il cui follow-up è durato diciassette anni. L’analisi, aggiustata per sesso ed età, ha mostrato che il consumo di noci era inversamente correlato al rischio di infarto del miocardio, insufficienza cardiaca (HF), fibrillazione atriale (AF), aneurisma cardiaco e dell’aorta addominale.

I partecipanti che consumavano più noci erano generalmente più istruiti e avevano uno stile di vita più sano. Più attivi, più magri, mangiavano anche più frutta e verdura, fumavano meno e avevano una pressione sanguigna inferiore, rispetto ai consumatori di alimenti con basso contenuto di noci. Questi ultimi, al contrario, tendevano a bere più alcol. Regolando questi parametri, la maggior parte delle associazioni viene quindi ridotta. Rimane solo un’associazione dose-risposta con la Fibrillazione Atriale (p = 0,004) e persiste una relazione non lineare con la Insufficienza Cardiaca (p = 0,003).

Rispetto al consumo zero di noci, gli “hazard ratio” per la F.A. sono 0,97 (CI 95 = [0,93-1,02]) per il consumo da una a tre volte al mese, 0,88 (CI 95 = [0,79-0,99]) per il consumo una o due volte a settimana e 0,82 (CI 95 = [0,76-1,27]) per il consumo maggiore di tre volte a settimana. Per l’insufficienza cardiaca, gli hazard ratio sono 0,87 (CI 95 = [0,80-0,94]), 0,80 (CI 95 = [0,67-0,97]) e 0,98 (CI 95 = [0,76-1,27]).

In sostanza, mangiare noci più volte alla settimana riduce il rischio di fibrillazione atriale del 18%. Il consumo di frutta a guscio non è stato associato a un ridotto rischio di stenosi aortica, ictus ischemico o emorragia cerebrale. Poiché solo una piccola percentuale di questa popolazione consuma noci moderatamente (circa il 5%) o molto (<2%), si può ipotizzare che anche un piccolo aumento di questo consumo avrebbe potuto avere un impatto significativo sull’incidenza di FA e insufficienza cardiaca, concludono gli autori. Lo studio è stato finanziato dal Consiglio svedese della ricerca.

I vantaggi sono documentati anche dai dati pubblicati dal Dana Farber Cancer Institute nel Journal of Clinical Oncology, presentati al meeting della American Society of Clinical Oncology (ASCO): mangiare almeno 60 g di noci alla settimana dimezzerebbe il rischio di recidiva, per i malati di cancro del colon-retto e praticamente raddoppierebbe la sopravvivenza complessiva dei pazienti con cancro del colon in stadio III (invasione dei linfonodi).

Statisticamente, i pazienti con carcinoma del colon in stadio III, hanno fino al 70% di possibilità di sopravvivenza entro 3 anni dal trattamento con chirurgia e / o chemioterapia. Tuttavia, se diversi studi hanno già dimostrato l’interesse di una buona dieta come elemento di prevenzione, questo studio è il primo a concentrarsi specificamente sul ruolo della frutta secca nel prevenire la recidiva e la relativa mortalità.

I pazienti con malattia avanzata, sottoposti a chemioterapia, spesso ci chiedono cos’altro possono fare per limitare il rischio che il cancro si ripresenti o muoia. Il nostro studio è un’ulteriore prova del valore di modificare la dieta“, ha detto l’autore principale dello studio, il dottor Temidayo Fadelu (Dana Farber Cancer Institute, USA).

Lo studio è un’ulteriore prova del valore della dieta e delle modifiche da consigliare. L’invito a mangiare più frutta secca ed in particolare noci (non solo a Natale) appare evidente.

BIBLIOWEB:

SC Larsson, N Drca, M Björck, et al – Nut consumption and incidence of seven cardiovascular diseases – Heart 104 (19), 1615-1620 https://heart.bmj.com/content/104/19/1615.long
SC Larsson, TG Tektonidis, B Gigante, et al. – Healthy lifestyle and risk of heart failure: results from 2 prospective cohort studies – Circulation: Heart Failure, 2016SC https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27072861/
SC Larsson, N Drca, M Jensen-Urstad, et al. – Coffee consumption is not associated with increased risk of atrial fibrillation: results from two prospective cohorts and a meta-analysis – BMC medicine 13 (1), 1-7 https://bmcmedicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12916-015-0447-8
SC Larsson, A Wolk – Coffee consumption is not associated with ovarian cancer incidence — Cancer Epidemiology Biomarkers & Prevention 14 (9), 2273-2274 https://aacrjournals.org/cebp/article/14/9/2273/173587/Coffee-Consumption-Is-Not-Associated-with-Ovarian
Fadelu A. Nut Consumption and Survival in Patients With Stage III Colon Cancer: Results From CALGB 89803 (Alliance). J Clin Oncol. 2018. https://ascopubs.org/doi/full/10.1200/JCO.2017.75.5413?journalCode=jco
Dieta e Diabete tipo 2 https://newmicro.altervista.org/?p=9284
Ristorazione Collettiva https://newmicro.altervista.org/?p=8952
Dimmi come si mangia https://newmicro.altervista.org/?p=7013
Alimentazione EPICa https://newmicro.altervista.org/?p=6542
Alimentazione: scende in campo ISS https://newmicro.altervista.org/?p=4173
Etichette alimentari: un QUID in più https://newmicro.altervista.org/?p=3819
Dimmi cosa mangi https://newmicro.altervista.org/?p=3436

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Ines Bianco

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