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Infezioni antibiotico resistenti made in Italy

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Infezioni antibiotico resistenti made in Italy
(Last Updated On: 24 ottobre 2022)

Piano nazionale di Contrasto all’Antibiotico resistenza 2022-2025

InEuropa il fenomeno dell’antibiotico resistenza comporta circa 700 mila infezioni e 33 mila decessi l’anno. L’impatto non si limita alla mortalità: è stato stimato che il costo medio di una infezione, da batteri resistenti, sia compreso tra gli 8.500 e i 34.000 euro. In questo scenario, l’Italia è uno tra i paesi Ue con il più alto consumo di antibiotici sia nel settore umano che in quello animale. Siamo anche il Paese dove è più facile ammalarsi di un’infezione antibiotico-resistente e dove c’è il numero più elevato di decessi: 11mila morti in un anno, su 33mila totali in Europa.

In Medicina il consumo medio di antibiotici è di 16,5 dosi giornaliere per 1000 abitanti, pari al 10% in più della media europea. Nel settore veterinario le vendite sono più del doppio, rispetto alla media europea. Tali dati, per il Ministero, rappresentano una “pandemia silente”. Per queste ragioni il nuovo Piano di Contrasto punta a raggiungere alcuni obiettivi per ridurne il consumo. L’approccio “One Health” impone una maggiore integrazione fra settore umano, veterinario ed ambientale.

Il Piano interpreta una situazione che richiede l’estensione delle sorveglianze, una maggiore attenzione alle ICA ed alle attività preventive e l’ottimale coordinamento di iniziative già in atto (ad esempio le vaccinazioni). Un altro target essenziale è rappresentato dallo sviluppo di nuovi strumenti di supporto all’uso prudente degli antibiotici, in ambito umano e veterinario, con maggiore attenzione agli aspetti bioetici, alla trasparenza ed alla comunicazione, per favorire la partecipazione attiva di tutti i cittadini.

Alcune delle indicazioni contenute nel nuovo Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico resistenza 2022-2025 comprendono: “…adattare il confezionamento degli antibiotici alle indicazioni d’uso appropriate, prescriverli attenendosi alle linee guida, implementare le buone pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni e assumere gli antibiotici solo dietro prescrizione medica”. Sono solo alcune delle raccomandazioni del PNCAR 2022-2025. Per garantirne l’efficacia, verrà istituita una Cabina di regia, composta da un numero ristretto di rappresentanti delle Istituzioni centrali e delle Regioni.

La “EFPIA” (European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations) ha pubblicato una ricerca (realizzata dalla “Charles River Associates” – CRA) su come favorire la ricerca europea di nuovi antibiotici, divenuti assolutamente necessari a causa della diminuita efficacia di quelli attuali in modo da poter affrontare la minaccia sanitaria globale della resistenza antimicrobica (AMR-ABR).

L’analisi costi/benefici, condotta dalla CRA per EFPIA, dimostra i potenziali benefici (clinici ed economici), dissipando i timori che il TEE (Transferable Exclusivity Extensions) si riveli costoso per gli Stati membri. In realtà, la ricerca dimostra che i singoli Paesi risparmierebbero centinaia di milioni di euro e fornirebbero una soluzione sostenibile, a lungo termine, per rivitalizzare la “pipeline” di antibiotici. Il sistema TEE prevede che a chi svilupperà nuovi antibiotici sia rilasciato un ‘voucher’ per estendere di 9-12 mesi l’esclusività di uno dei suoi farmaci, oppure cedere il voucher medesimo ad altra azienda, remunerando così solo la ricerca che abbia avuto successo.

Nel convegno ACTA Reboot – Attualità e Controversie in Terapia Antinfettiva – tenutosi a Milano, il 15 e 16 settembre u.s., sono state sottolineate le previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 2050: l’antibiotico resistenza sarà la prima causa di morte a livello globale, provocando 10 milioni di decessi per anno. Il tema si è manifestato in maniera preoccupante, soprattutto per la diffusione di ceppi resistenti negli ospedali.

Evelina Tacconelli, Professore Ordinario di Malattie Infettive all’Università di Verona e membro europeo del ESCMID, ha dichiarato: “I Paesi del Nord Europa presentano una mortalità molto limitata rispetto all’Italia; confrontando l’indice di resistenza della Germania con l’Italia, per i batteri critici che selezionati ed identificati, si osserva un valore di 60 in Italia e 22 in Germania”. I dati presentati al convegno hanno poi messo in luce diverse lacune, in Italia, nell’affrontare l’antibiotico-resistenza: lo stesso Piano Nazionale Contro l’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) è stato disatteso!

A livello globale il nostro paese ha caratteristiche analoghe a nazioni senza risorse economiche.  Il documento “The State of the world’s antibiotics in 2021”, prodotto dal Center for Disease Dynamics, Economics & Policy – CDDEP, evidenzia come l’Italia sia collocata, per l’indice di resistenza agli antibiotici, nell’ultima posizione tra gli high-income country e allo stesso livello di numerosi low-income country, come Bosnia, Turchia, Sud Africa, Serbia e India.

Dal convegno è emerso infine che gli strumenti per far fronte a questa emergenza sono limitati: l’arrivo di nuovi antibiotici può sopperire solo parzialmente all’aumento della resistenza batterica. E’ prioritario far sì che l’Italia si doti di strategie a lungo termine, che possano contenere il fenomeno.  Sei sono gli obiettivi principali del nuovo Piano:

1 – Rafforzare l’approccio One Health, anche attraverso lo sviluppo di una sorveglianza nazionale coordinata dell’ABR e dell’uso di antibiotici, e prevenire la diffusione dell’ABR nell’ambiente;
2 – Garantire la prevenzione e la sorveglianza delle ICA in ambito ospedaliero e comunitario;
3 – Promuovere l’uso appropriato degli antibiotici e ridurre la frequenza delle infezioni causate da microrganismi resistenti in ambito umano e animale;
4 – Incentivare innovazione e ricerca nell’ambito della prevenzione, diagnosi e terapia delle infezioni resistenti agli antibiotici;
5 – Migliorare la cooperazione nazionale e la partecipazione dell’Italia alle iniziative internazionali nel contrasto all’ABR;
6 – Diffondere la consapevolezza della popolazione, tramite la formazione degli operatori sanitari e ambientali, sul contrasto all’ABR.

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BIBLIOWEB:

Piano nazionale di Contrasto all’Antibiotico resistenza 2022-2025 (vedi PDF allegato)
EFPIA CRA – A framework for assessing the potential net benefits realised through Transferable Exclusivity Extension (TEE) as an incentive for development of novel antimicrobials: FINAL REPORT – 5th September 2022 (in PDF allegato)
L’ATB in dodici punti ciascuno può fare la sua parte (infografica)
ATB Toscana https://newmicro.altervista.org/?p=9372
PREMAL le malattie infettive EBM https://newmicro.altervista.org/?p=9147
ATB su Lancet https://newmicro.altervista.org/?p=9082
Utilizzo test sierologici e processo decisionale vaccinale https://newmicro.altervista.org/?p=9038
18 azioni per sconfiggere l’antibioticoresistenza https://newmicro.altervista.org/?p=8964
Non ti scordar di me https://newmicro.altervista.org/?p=8128
Antibiotico Resistenza Toscana https://newmicro.altervista.org/?p=7545
New Delhi chiama, Toscana risponde http://newmicro.altervista.org/?p=6483
Sorvegliare le resistenze: chi, dove, come, quando https://newmicro.altervista.org/?p=6159
Saggi molecolari – Enterobatteri MDR https://newmicro.altervista.org/?p=6056
La Stewardship dell’antibioticoterapia http://newmicro.altervista.org/?p=1451

 Piano nazionale di Contrasto all’Antibiotico resistenza 2022-2025 (PDF)

Un Click per Leggere

 EFPIA CRA - A framework for assessing the potential net benefits realised through Transferable Exclusivity Extension (TEE) as an incentive for development of novel antimicrobials: September 2022 (PDF)

Un Click per Leggere

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Lucia Collini

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