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Sicurezza… Sicurezza

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Sicurezza… Sicurezza
(Last Updated On: 13 novembre 2021)

Le norme ISO 9001:2015 e UNI 45001

Una nuova concezione di “qualità” è possibile, con il lavoro condiviso di tutti gli attori e con il contributo della certificazione accreditata. Gli eventi epocali che stiamo attraversando rendono tuttavia necessario andare verso una nuova concezione di “qualità globale”, che passi per una maggiore integrazione dei sistemi di gestione e abbracci anche istanze di etica e sostenibilità. Si aprono dunque nuovi scenari per la gestione della qualità e opportunità da cogliere.

L’attuale norma ISO 9001:2015, per la certificazione dei sistemi di gestione della qualità, è la più diffusa al mondo e la sua applicazione è stata appena confermata per i prossimi cinque anni. Quindi la rivoluzione avviata nel 2015 non ha finito di esaurire il suo potenziale. Evoluta nel tempo, per offrire alle organizzazioni un “codice di buon senso organizzativo” al passo con le migliori esperienze manageriali, la norma ha registrato un numero crescente di certificazioni emesse, fino a sfiorare quota 1milione 300mila, in 170 Paesi. Stando ai dati della ISO survey 2020, l’Italia, con le sue 130mila organizzazioni certificate, è seconda solo alla Cina!?

L’attuale ISO 9001:2015 si pone come un modello, rigoroso nel pretendere il risultato e allo stesso tempo flessibile rispetto alle modalità con cui l’organizzazione può perseguire l’obiettivo. A volte, per soddisfare i nuovi requisiti, si è fatto ricorso a soluzioni preconfezionate, perdendo così l’occasione per un ripensamento generale del proprio sistema di gestione per la qualità. Le organizzazioni che hanno saputo cogliere l’opportunità, hanno ottenuto un sostanziale miglioramento del “sistema”, a conferma della validità dell’impianto della norma del 2015.

In questi 5 anni, tuttavia, lo scenario globale è cambiato profondamente, grazie allo sviluppo tecnologico e alla digitalizzazione, ma anche per effetto dei cambiamenti climatici e, non da ultimo, a causa della crisi da Covid-19. La survey condotta da ISO per conoscere l’orientamento degli utilizzatori, ha evidenziato una leggera prevalenza dei fautori del mantenimento dello status quo: il dibattito ha visto posizioni molto diverse. Gli eventi che si sono succeduti dal 2015 hanno portato profonde trasformazioni nel modo di intendere la gestione per la qualità, tanto da mettere in discussione l’efficacia dell’attuale ISO 9001 per i prossimi anni.

Pur confermando la versione vigente, si sono istituiti, nell’ambito dell’ISO TC 176, due gruppi di lavoro, incaricati di studiare le tendenze emergenti ed individuare possibili contenuti innovativi per una revisione anticipata della ISO 9001. I primi risultati prodotti lasciano già intravedere la fisionomia dell’edizione che, in tempi relativamente brevi, potrebbe andare a sostituire l’attuale. Customer experience, tecnologie emergenti, relazioni con altri sistemi di gestione, etica e integrità sono tra i possibili nuovi contenuti.

Il libro della qualità “UNI EN ISO 9001 applicato ‘al meglio’ e prospettive di qualità sostenibile” riprende i temi dei “Quaderni della Qualità” o “Quality Book“ che accompagnarono la pubblicazione della ISO 9001:2015. A questi contenuti, organizzati in maniera più coerente e aggiornati in base all’esperienza acquisita, si sono aggiunti nuovi capitoli che guardano al futuro, nella direzione intrapresa dall’ISO TC 176.

“Fare qualità” è possibile solo se l’obiettivo è condiviso dagli attori di un sistema socio-economico, e se tale target è perseguito da tutti con integrità e competenza. La qualità si ottiene solo attraverso uno sforzo condiviso. Non basta offrire prodotti e servizi conformi, occorre che l’organizzazione sia di qualità in ogni sua manifestazione, ossia che risponda in modo appropriato a tutte le sollecitazioni a cui è sottoposta: ambito, questo, della UNI EN ISO 9004. Occorre che anche la domanda sia di qualità, cioè che i consumatori siano consapevoli dei propri diritti e competenti nel formulare le richieste, così come nel valutare le risposte e che i committenti siano esperti di qualità quanto i fornitori.

Tutto ciò concorre a quella che definiamo “qualità globale”. Serve un’evoluzione culturale e i protagonisti della valutazione della conformità dovrebbero collaborare, affinché la conformità dichiarata sia sempre più vicina alla realtà delle cose e riconosciuta come tale: promuovendo il ricorso alla certificazione accreditata, quale strumento di verifica e garanzia, partecipando maggiormente al processo di normazione e sviluppando competenze interdisciplinari, introducendo la ricerca e l’innovazione come aspetti cruciali del proprio modello organizzativo, costituendosi, essi stessi, quali esempi di eccellenza.

UNI 45001. E’ la norma per i sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro: dal 1° ottobre sono valide solo le certificazioni conformi alla norma internazionale UNI ISO 45001:2018. Si è concluso il periodo fissato da ISO (International Organization for Standardization) e IAF(International Accreditation Forum), per la migrazione dei certificati rilasciati dagli organismi accreditati, in base al vecchio standard BS OHSAS:2007, le cui certificazioni non sono più valide. Nella gestione della migrazione ISO e IAF hanno fatto la scelta strategica di autorizzare gli organismi e le organizzazioni certificate a svolgere le verifiche da remoto già ad aprile 2020, quando ancora non erano prevedibili la durata e le conseguenze della crisi pandemica.

Le verifiche da remoto si sono dimostrate uno strumento valido ed efficace per sopperire a quelle in presenza e hanno permesso di ovviare alle difficoltà di dover posticipare o annullare gli audit nei periodi di lockdown. In questo modo non solo è stato possibile completare le verifiche per la migrazione delle certificazioni alla norma UNI ISO 45001, ma anche garantire la continuità del processo di miglioramento dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro.

Lo attestano i numeri delle banche dati Accredia delle organizzazioni certificate per i sistemi di gestione (dati INAIL). A maggio 2021, poco meno di 23mila siti aziendali, circa l’85% dei circa 27mila certificati per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, risultavano conformi ai requisiti della norma UNI ISO 45001. Il tasso di migrazione è il rapporto percentuale fra numero di siti certificati (italiani + esteri) UNI ISO 45001 e il numero dei siti certificati (italiani + esteri) UNI ISO 45001 e BS OHSAS 18001.

In una fase di post pandemia occorrerà misurare l’effettivo contributo all’efficacia dei processi di valutazione degli audit in remoto e di quelli misti o blended, cioè svolti in parte in presenza e in parte in remoto. Questi riguardano sia il ciclo di certificazione nel suo complesso, che può alternare verifiche in presenza con verifiche in remoto, sia il singolo audit, che può combiare fasi in presenza e fasi da remoto. Il dibattito è appena iniziato a livello internazionale, ma questo strumento ha dato forma a nuove modalità di lavoro che continueranno anche nel post pandemia.

Fra i settori produttivi, secondo la classificazione IAF, che hanno risposto più prontamente alla migrazione ci sono il comparto meccanico, quello dell’agricoltura, dell’istruzione e delle costruzioni. Maggiori difficoltà sono state riscontrate dalle aziende nel settore ospedaliero, in prima linea nella lotta alla pandemia, e quello del commercio, fortemente colpito dai frequenti lockdown. Manca all’appello il 13% dei siti aziendali.

BIBLIOWEB:

Sito IAF https://iaf.nu/en/home/
Sito INAIL https://www.inail.it/cs/internet/home.html
Gigante N – UNI EN ISO 9001 applicata “al meglio” e prospettive di qualità sostenibile - https://uni.com/index.php?option=com_content&view=article&id=10753:pubblicato-il-quality-book
http://store.uni.com/catalogo/media/catalog/media/product/unibook/previews/PrimepagineQBITA_1.pdf
Sicurezza Virtuale https://newmicro.altervista.org/?p=8789
La Ripresa in due mosse https://newmicro.altervista.org/?p=8506
Quanto vale la Qualità? https://newmicro.altervista.org/?p=7711
Covid 19: infortunio sul lavoro https://newmicro.altervista.org/?p=7639
Emergenza Covid-19: UNI per noi https://newmicro.altervista.org/?p=7184
Patient Safety & Farmaci https://newmicro.altervista.org/?p=6813
Patient Safety https://newmicro.altervista.org/?p=6744
La nuova norma ISO 45001 https://newmicro.altervista.org/?p=3994
Sicurezza sul lavoro in Sanità https://newmicro.altervista.org/?p=3411

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Marco Pradella

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