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Resilienza Medica

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Resilienza Medica
(Last Updated On: 17 agosto 2020)

Il complesso legame tra resilienza e burnout nei medici

Lacapacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. in psicologia, viene definito col vocabolo “resilienza”, che, significativamente, definisce anche la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. In biologia è la capacità di una materia vivente di autoripararsi dopo un danno, o quella di una comunità o di un sistema ecologico, di ritornare al suo stato iniziale, dopo essere stata sottoposta a una perturbazione che ha modificato quella condizione.

Nel risk management, la resilienza è la capacità intrinseca di un sistema di modificare il proprio funzionamento prima, durante ed in seguito ad un cambiamento o a una perturbazione, in modo da poter continuare le attiità necessarie sia in condizioni previste sia in condizioni impreviste.

La capacità di sopportare gli eventi stressigeni riguarda anche (e direi soprattutto) le persone, che non sono tutte uguali, né appartengono ad un’unica categoria. A rendere chiarissimo il problema ci ha pensato la pandemia da Covid-19, al cui contesto è dedicato un articolo su JAMA Network Open, che ha trattato la resilienza correlandola al Burn Out. Lo studio si basa sui risultati di un sondaggio nazionale che ha coinvolto 5.445 medici USA (il 17,9% di quelli contattati) e 5.198 individui nella popolazione statunitense professionalmente attiva.

La resilienza è stata misurata utilizzando la Connor-Davidson Resilience Scale a 2 item (scala 0-8, con punteggi più alti a indicare una maggiore resilienza). Il burnout è stato misurato con il Maslach Burnout Inventory, nel quale il burnout generale viene identificato da un punteggio di almeno 27 in un range da 0 a 54 sulla sub-scala dell’esaurimento emotivo e/o di almeno 10 sulla sub-scala della depersonalizzazione (i punteggi più alti indicano un maggiore burnout).

Lo studio è stato finanziato da strutture sanitarie che vogliono favorire il benessere (well being) dei medici, lo Stanford Well MD Center, l’American Medical Association e la Mayo Clinic (Department of Medicine Program on Physician Well-being). Negli Stati Uniti i medici mostrano livelli di resilienza più elevati, rispetto ad altre categorie di lavoratori e tra i medici è stata osservata un’associazione tra resilienza e burnout.

Nell’analisi a variabili multiple, i punteggi medi di resilienza sono risultati più alti tra i medici che tra gli altri lavoratori (6,49 vs 6,25; differenza media aggiustata 0,25 punti; p<0,001). Ciascun incremento di un punto nel punteggio di resilienza è risultato associato a una riduzione del 36% del rischio di burnout generale (odds-ratio 0,64; p<0,001). In particolare, i punteggi medi di resilienza sono risultati più elevati nei medici senza burnout generale rispetto a quelli con burnout generale (6,82 vs 6,13; differenza media aggiustata 0,68 punti; p<0,001). Il 29% dei medici con i punteggi massimi di resilienza ha comunque mostrato sintomi di burnout.

I limiti dello studio sono legati allo strumento utilizzato per valutare la resilienza (non è il più preciso oggi disponibile) e non è possibile escludere un bias di non-risposta. Il disegno dello studio non permette di valutare la direzione dell’effetto nell’associazione osservata.

In ogni caso è di sicuro interesse il fatto che i dati suggeriscano che il 44% dei medici USA accusa sintomi di burnout. Esiste un’associazione inversa, tra resilienza e burnout, tra i medici. I sintomi del burnout sono però presenti anche in soggetti molto resilienti. Oltre alla resilienza sono quindi necessari altri strumenti per migliorare il benessere dei medici.

Scherzando, potremmo iscrivere “metaforicamente” i medici statunitensi tra i Supereroi, paladini della sanità, persone con un “senso del dovere” ipertrofico e con la vocazione ad aiutare il prossimo. Tornando semplicemente alla realtà e facendo tesoro di questi dati, anche in Italia dovremmo considerare la soluzione di un “training” per aumentare la resilienza, identificandolo come strumento per contenere i fenomeni di burn-out che, per esempio, si sono verificati in maniera eclatante durante la pandemia.

BIBLIOWEB:

West CP, Dyrbye LN, et al. Resilience and Burnout Among Physicians and the General US Working Population. JAMA Network Open 2020. Doi: 10.1001/jamanetworkopen.2020.9385 https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2767829
Wieland, A. & Wallenburg, C.M. (2013). The Influence of Relational Competencies on Supply Chain Resilience: A Relational View. International Journal of Physical Distribution & Logistics Management, Vol. 43, No. 4, pp. 300-320. https://www.emerald.com/insight/content/doi/10.1108/IJPDLM-08-2012-0243/full/html
COVID-19 Angeli e Demoni http://newmicro.altervista.org/?p=7407
COVID-19 Il silenzio degli innocenti http://newmicro.altervista.org/?p=7288
Old Med & COVID http://newmicro.altervista.org/?p=7233
Coronavirus & Media http://newmicro.altervista.org/?p=7019
Non si uccidono così anche i cavalli? http://newmicro.altervista.org/?p=6946
Stress & Aggressioni. Prevenzione d’Europa http://newmicro.altervista.org/?p=5710
Medici in fuga http://newmicro.altervista.org/?p=2110
Old Med http://newmicro.altervista.org/?p=2085
Non solo negli USA. Medice, cura te ipsum! http://newmicro.altervista.org/?p=1039
Il Lavoro ai tempi del Burn Out http://amicimedlab.altervista.org/?p=6136

 Resilience and Burnout Among Physicians and the General US Working Population. JAMA Network Open, 2020 (PDF)

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Giovanni Casiraghi

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