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COVID 19 – Diseguaglianze Lombarde

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COVID 19 – Diseguaglianze Lombarde
(Last Updated On: 8 giugno 2020)

Gli esiti dei test di laboratorio su sette ospedali lombardi

Sette centri ospedalieri lombardi, di aree con diversa esposizione alla pandemia (Milano, Rozzano, Varese, Castellanza e Bergamo) hanno partecipato ad uno studio, disponibile in preprint su MedRxiv–BMJ, in attesa di peer-review.

L’analisi di quasi 4.000 dipendenti dimostra che il numero di individui risultati esposti al virus dipende dalla sede geografica, con un intervallo di positività alle IgG anti-SARS-CoV-2 che varia dal 3% (di Varese) al 43% (di Bergamo).

La proporzione di donne positive è maggiore di quella maschile in tutti gli ospedali, mentre i livelli anticorpali sono più elevati negli uomini con età superiore ai 41 anni. Febbre e anosmia/ageusia sono i sintomi più comuni che caratterizzano la popolazione IgG positiva, con un fattore di rischio dominante riconducibile a contatti familiari.

Prima del prelievo ematico, i partecipanti hanno completato un questionario su eventuali sintomi COVID-19 e altre informazioni, tra cui lavoro abituale o “smart” e l’esposizione ad individui infetti. Sono stati eseguiti test basati su anticorpi specifici IgG anti-S1 e anti-S2 SARS-CoV-2, in un gruppo campionario rappresentato per il 66,8% da donne e per il 33,2% da uomini. L’età mediana è risultata di 42 anni [21-86 anni].

Risultati. Su 3.985 soggetti, 3.462 (87%) erano negativi alle IgG (<12 AU/mL), 76 (il 2%) dubbi (12-15 AU/mL) e 447 (11%) positivi (>15 AU/mL). Il numero dei positivi, con pregressa esposizione al virus, rispecchiava l’area geografica di pertinenza.

Due ospedali di Bergamo sono risultati i più colpiti, con indice di positività compreso tra il 35% ed il 43%. Nelle altre aree, la frequenza di positività variava tra il 3% (a Varese, una delle province meno colpite della Lombardia) ed il 9% di Milano. La proporzione di donne positive è risultata maggiore di quella degli uomini, in tutti gli ospedali, ma minore nel caso di soggetti con più di 60 anni (12% uomini, 5% donne).

Nessuna differenza significativa, di livelli plasmatici di IgG, è stata evidenziata tra uomini e donne.  Gli uomini con meno di 40 anni (21-30 o 31-40) hanno dimostrato livelli di IgG sieriche ridotte rispetto a soggetti con 41-50 anni. Sui 523 individui con livelli anticorpali >12 AU/mL, sottoposti a tampone rinofaringeo, 39 (il 7,6%) sono risultati positivi.

I dipendenti che avevano rapporti diretti con i pazienti (come professionisti della salute) avevano la più alta percentuale di positività alle IgG. Gli occupati nell’assistenza ausiliaria sono risultati positivi meno frequentemente. La presenza delle IgG è stata significativamente correlata con i contatti familiari.

Il personale amministrativo ha rivelato una percentuale di positività sovrapponibile a quella dei sanitari, anche se molti avevano svolto da casa il “lavoro agile”. L’entità della risposta anticorpale, in termini di livelli plasmatici di IgG, era maggiore negli operatori sanitari, anche se il dato non è risultato statisticamente significativo. Il 10% degli individui positivi alle IgG era asintomatico ed il 20% paucisintomatico (con 1 – 2 sintomi). I soggetti che riferivano febbre e anosmia/ageusia si sono rilevati positivi nella più alta percentuale (81%).

Finora sono stati testati per SARS-CoV-2 solo i sintomatici. L’attuale diffusione del virus rimane quindi sconosciuta, mancando il dato relativo all’intera popolazione. Lo studio permetterà di valutare l’evoluzione della risposta IgG con un follow-up di almeno 1 anno.

Il lavoro dimostra che il test è in grado di stimare l’entità dell’esposizione al virus e rappresenta un utile strumento epidemiologico retrospettivo, soprattutto per gli asintomatici.

L’ampia gamma dei risultati sierologici, nei vari siti di prelievo, potrà essere preziosa nel caso di una seconda ondata (augurandoci non avvenga mai!), non risultando purtroppo ancora definiti ruolo e durata dei correlati immunologici di protezione anticorpale.

BIBLIOWEB:

Sandri M T,  Azzolini E, et al. IgG serology in health care and administrative staff populations from 7 hospital representative of different exposures to SARS-CoV-2 in Lombardy, Italy. Medrxiv. https://doi.org/10.1101/2020.05.24.20111245
L’indagine di sieroprevalenza http://newmicro.altervista.org/?p=7425
COVID-19 Angeli e Demoni http://newmicro.altervista.org/?p=7407
Covid Insegna http://newmicro.altervista.org/?p=7359
Covid 19 Test sierologici http://newmicro.altervista.org/?p=7319
Dal Dire al Fare http://newmicro.altervista.org/?p=7308
COVID-19 Il silenzio degli innocenti http://newmicro.altervista.org/?p=7288
COVID-19 Test di Laboratorio http://newmicro.altervista.org/?p=7193

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Sandro Pierdomenico

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