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Sanitario, cura te stesso

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Sanitario, cura te stesso
(Last Updated On: 6 giugno 2020)

Il Burnout dei professionisti sanitari nella pandemia Covid

Dopo la pandemia, nulla sarà più come prima. Quante volte abbiamo sentito questo mantra e sono partiti i nostri pensieri e desideri, ma anche la considerazione delle ferite dell’anima che hanno accompagnato questo periodo storico. Per molti di noi riecheggia la frase “medico, cura te stesso”, con un mare di considerazioni sul tema. L’emergenza coronavirus cui abbiamo dovuto rispondere è stata durissima.

Il Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, Covid 19 n.22, del 7 maggio 2020, propone Indicazioni ad interim prodotte dal Gruppo di lavoro ISS “Salute mentale ed emergenza”, per la gestione dello stress lavoro-correlato negli operatori sanitari e socio-sanitari, durante lo scenario emergenziale da SARS-CoV-2.

Si continua a ricordare che i sanitari sono in prima linea, purtroppo patologie legate ai reduci di guerra fanno capolino anche tra di noi: la Società Italiana di Anestesia, Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), per bocca della sua presidente, Flavia Petrini, parla di “ondata” di disturbi post traumatici tra gli operatori sanitari che hanno lavorato in prima linea, fino alla pesante  “sindrome post traumatica” osservata e “formalizzata” nei reduci del Vietnam.

I sanitari hanno reagito, al momento, sotto l’onda della sferzata adrenalinica. Ma adesso, continuando a lavorare, non sono solo stanchi fisicamente ma anche più fragili emotivamente.  Durante l’emergenza Covid-19 il Burn-out e lo stress psico-fisico hanno colpito tra il 30 e il 50% degli operatori sanitari.  A fine pandemia potranno lasciare tracce indelebili. I sintomi sono irritabilità, difficoltà ad addormentarsi la notte, tensioni muscolari, stress lavorativo con minore resa sul lavoro, cattiva salute, affaticamento fisico e mentale.

La SIAARTI ha in corso con la Società Italiana di Psichiatria e le Società degli Infermieri di Area Critica, la valutazione di questionari compilati negli ultimi mesi, diffusi capillarmente tra gli addetti.   Il Centro di Ricerca “Engage Minds” (HUB dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), ha da poco completato uno studio sul fenomeno: sottolinea che il 45% del campione studiato ha avvertito frequentemente, nell’ultimo mese, almeno un sintomo di stress psico-fisico.

Sempre dai dati dello studio il 70% si è sentito più irritabile del normale, il 65% ha avuto maggiori difficoltà nell’addormentarsi, poco meno del 50% ha sofferto di incubi notturni, il 45% ha avuto crisi di pianto ed il 35% palpitazioni. Un operatore su tre mostra segni di forte esaurimento emotivo (la sensazione di essere “svuotato, logorato ed esausto”) e uno su quattro moderati livelli di depersonalizzazione (tendenza ad essere cinico, trattare gli altri in maniera impersonale o come “oggetti”, sentirsi indifferente rispetto a pazienti e famigliari).

Sono risultati simili a quelli riscontrati in uno studio cinese, che ha mostrato percentuali importanti di depressione (50%), ansia (44,6%), insonnia (34%) e stress psicologico (71,5%). I sintomi più severi sono stati riscontrati proprio negli operatori di prima linea, in particolare nei lavoratori delle città epicentro della pandemia in Cina.

Il 28 maggio è stato pubblicato da JAMA (Network Open – Psychiatry) il risultato di una analoga indagine italiana, web-based, condotta nella settimana dal 27 al 31 marzo (corrispondente ai giorni immediatamente antecedenti il picco della prima fase della pandemia). Lo studio è stato indirizzato ad operatori sanitari chiamati alla compilazione di un questionario multiplo, diffuso tramite i più comuni social network. L’analisi, condotta con l’approvazione del board dell’Università di L’Aquila, ha rispettato un consenso informato online.

Il gruppo campionario è stato ottenuto attraverso una auto selezione dei soggetti partecipanti (1379 operatori sanitari). I campi informativi, oltre a dati specifici soggettivi, sono stati estesi ad eventi riguardanti amici e/o colleghi, quando ricoverati o deceduti per Covid. Sulla base di questi criteri, sono state identificate due classi principali: operatori di prima linea e di seconda linea (sanitari di supporto), avendo come discriminante il rapporto diretto con i pazienti COVID+.

La Salute mentale è stata valutata attraverso scale o indici di riferimento standardizzati, cui venivano riferiti i sintomi dichiarati, interpretati come stress post-traumatico (PTSS),  depressione, ansia, insonnia o stress percepito. La intensità dei disturbi è stata misurata tramite cutoff specifici, definiti dal 1) GPS (Global Psychotrauma Screen), 2) Generalized Anxiety Disorder Scale, 3) Insomnia Severity Index (ISI) e 4) il Perceived Stress Scale. Una analisi multivariata (Statacorp) delle risultanti, secondo una regressione lineare, ha permesso di valutare la significatività statistica delle associazioni col sesso, l’età, la condizione di lavoro (prima o seconda linea) e l’entità del rischio di esposizione, propria e dei colleghi.

Del gruppo campionario, 681 (il 49,38%) hanno presentato sintomi di PTSS (dalla cefalea a disturbi psicosomatici e comportamentali); 341 (il 24.73%) segni di depressione; 273 (19.80%) sintomi di ansia; 114 (8.27%) insonnia e 302 (il 21.90%) una alta percezione soggettiva del carico di lavoro. Correlazioni: la maggiore gravità dei sintomi (fatta eccezione per l’insonnia) è stata riscontrata nei giovani e nelle donne. Il OR (Odds Ratio) più alto (2.03, P<0.001) ha riguardato la depressione.

Nei lavoratori di prima linea i sintomi dominanti sono stati quelli relativi allo stress post traumatico – PTSS (OR,1.37; 95%CI,1.05-1.80; P=0.03), in particolare nei Medici di Medicina Generale (OR, 1.75; 95%CI,1.03-2.08; P=0.04). Gli infermieri invece ed il personale ausiliario sono stati colpiti soprattutto da insonnia con, rispettivamente, OR 2.03, P=0.02  e OR 2.34 e P=0.04.

Il solo fatto di avere un collega deceduto per COVID ha condizionato sintomi di PTSS (OR,2.60; P=.007) depressione (OR,2.07; P=.04) e insonnia (OR,2.94; P=.02) con i più alti OR. Allo stesso modo l’assegnazione ad un reparto COVID è stato associato, con significatività, a sintomi di depressione (OR, 1.54; 95% CI,1.11-2.14; P=0.01).

I professionisti sanitari sono esposti a grandi pressioni su più fronti: da un lato l’etica e la deontologia professionale, l’impegno verso i propri pazienti e la frustrazione di non riuscire a curarli, di non riuscire a lenire le loro sofferenze; dall’altro, provano una forte preoccupazione per la propria salute e per quella dei propri cari. Parallelamente, si assiste a una rivalutazione del ruolo dei professionisti della salute: se prima della pandemia da Covid-19 erano trattati con poco rispetto e considerazione, oggi vengono chiamati “eroi”, grazie a un processo di idealizzazione tanto comprensibile quanto superficiale”.

E’ il commento di Massimo Picozzi, psichiatra, criminologo, saggista, Faculty Fellow della Sda Bocconi (noto, in campo sanitario, per aver realizzato il corso per medici e infermieri per prevenire la violenza sugli operatori nel posto di lavoro). Ha proposto un nuovo progetto, ABCDE (Attenzione, Burnout, Compassion fatigue, Disturbo post traumatico da stress…E,..oltre) pensato per i sanitari, perché questi possano evitare i danni successivi a se stessi ed ai pazienti.

Il bourn-out ci accomuna con la Polizia di Stato e tutti coloro che hanno svolto un ruolo “sul campo”, durante la pandemia. Il Ministero dell’Interno ha prodotto un manualetto per i Poliziotti sul tema.  Le situazioni non sono facili: definire il burn-out, riconoscendone i sintomi, acquisire informazioni relative alla sindrome “Compassion Fatigue” ed ai sintomi attraverso i quali si manifesta, individuare i fattori che concorrono allo sviluppo del disturbo post traumatico da stress (PTSS) ed i relativi sintomi, sono “la” scommessa per tutti noi.

Il Telefono ha assunto un’importanza cruciale nella pandemia, riconosciutagli anche dal Report n.31 del “ISS”, che suggerisce le modalità per utilizzarlo al meglio, fornendo indicazioni per un supporto psicologico.

Imparare a prendersi cura della propria salute, anche mentale, è uno degli imperativi per medici e sanitari, per evitare di trovarsi nella situazione, amara, di solitudine tanto bene descritta dal “poeta” Fabrizio De Andrè, nella sua canzone “un medico”. Oltre che parlare al cuore di ogni sanitario, aiuta a riflettere sul nostro ruolo e evocando la frase del Vangelo secondo Luca (4, 23) “Medice, cura te ipsum”, attualizzabile con “sanitario, cura te stesso”.

BIBLIOWEB:

Rodolfo Rossi, Valentina Socci, Francesca Pacitti, et al. Mental Health Outcomes Among Frontline and Second-Line Health CareWorkers During the Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) Pandemic in Italy.  JAMA Network Open. 2020;3(5):e2010185. https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2766378
Lai J, Ma S,Wang Y, et al. Factors associated with mental health outcomes among health care workers exposed to coronavirus disease 2019. JAMA Netw Open. 2020;3(3):e203976. https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2763229
DeAndrè F. – Un medico – https://www.youtube.com/watch?v=aVls2DR7V3g
https://www.rockol.it/testi/1575392/fabrizio-de-andre-un-medico?refresh_ce
http://www.artspecialday.com/9art/2017/12/11/dr-siegfried-iseman-un-medico-de-andre/
http://tiraccontounacanzone.altervista.org/fabrizio-de-andr%C3%A9-un-medico.html
Rapporto Istituto superiore di Sanità – Covid 19 n.22 (in PDF allegato)
Rapporto Istituto superiore di Sanità – Covid 19 n.31 (in PDF allegato)
Ministero dell’Interno – Dipartimento della pubblica sicurezza – COVID-19: il sostegno psicologico (In PDF allegato)
COVID-19 Angeli e Demoni http://newmicro.altervista.org/?p=7407
Covid Insegna http://newmicro.altervista.org/?p=7359
Covid News http://newmicro.altervista.org/?p=7341
COVID-19,  Diabete &  TNF http://newmicro.altervista.org/?p=7293
COVID-19 Il silenzio degli innocenti http://newmicro.altervista.org/?p=7288
COVID La Polizia Insegna http://newmicro.altervista.org/?p=7275
COVID, App e Privacy http://newmicro.altervista.org/?p=7264
Coronavirus – Misurare lo stress degli operatori sanitari http://newmicro.altervista.org/?p=7251
Old Med & COVID http://newmicro.altervista.org/?p=7233
Coronavirus, Mascherine e Immunodepressi http://newmicro.altervista.org/?p=7169
Old Med http://newmicro.altervista.org/?p=2085
Non solo negli USA. Medice, cura te ipsum! http://newmicro.altervista.org/?p=1039

 Rapporto Istituto superiore di Sanità – Covid 19 n.22 (Pdf)

  Un Click per Leggere

 Rapporto Istituto superiore di Sanità – Covid 19 n.31 (Pdf)

 Un Click per Leggere

 Ministero dell’Interno – Dipartimento della pubblica sicurezza – COVID-19: il sostegno psicologico (Pdf)

 Un Click per Leggere

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Giovanni Casiraghi

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