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Old Med & COVID 19

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Old Med & COVID 19
(Last Updated On: 21 aprile 2020)

Quando il soggetto a rischio è il medico

Eric J. Topol, MD editor-in-chief di Medscape, ha lanciato un pesante “j’accuse” sulla gestione della sanità e della pandemia negli USA: il 2020 è iniziato con medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari USA scoraggiati, in profondo burnout e con i peggiori tassi di depressione clinica e suicidio mai registrati. Di certo non si tratta di una situazione limitata solo agli Stati Uniti; è stata diagnosticata una epidemia globale di burnout.

Ma le cose sono destinate a peggiorare e in modo considerevole, per gli operatori sanitari. Negli USA il primo caso di COVID-19, la malattia causata da SARS-CoV-2, è stato diagnosticato in un paziente di Seattle il 21 gennaio, dando inizio ad una prima fase, quella della diffusione “silenziosa”.

Gli Stati Uniti si sono rifiutati di utilizzare il test dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ed hanno optato per lo sviluppo di un proprio test, attraverso i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Ma la metodica del CDC si è alla fine rivelata inadatta ed ha rappresentato uno dei tanti scivoloni del governo. Senza la capacità di diagnosticare COVID-19 con un test adeguato, sono trascorsi circa 50 giorni, dalla prima diagnosi e ciò ha favorito la diffusione del Coronavirus. I pazienti positivi hanno involontariamente diffuso la loro infezione agli operatori sanitari.

Gli Stati Uniti non hanno fatto nulla di tutto ciò che l’OMS aveva consigliato con le “best practice”: effettuare test su ampia scala, tracciare tutti i contatti di una persona positiva e sottoporli a test (soli 352 eseguiti!), mettere in quarantena tutti i casi noti e applicare il distanziamento sociale.  Di contro, le autorità hanno continuato a fare scelte sbagliate, che hanno messo a rischio la salute pubblica e hanno costretto gli operatori sanitari ad assumersi il peso di prendersi cura del pubblico.

La seconda fase: la guerra senza munizioni. Benché il primo cluster di casi si fosse verificato a Seattle, è stato il numero incontrollato di pazienti diagnosticati a New York, all’inizio di marzo, a portare alla piena consapevolezza di quanto la nazione fosse impreparata in termini di dispositivi di protezione individuale (DPI), posti letto di terapia intensiva e ventilatori meccanici.

La drammatica e inspiegabile mancanza di mascherine, di DPI e ventilatori è ben riassunta in un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine. Si è creata una situazione nella quale gli operatori sanitari non avevano mascherine (o le riutilizzavano per giorni e giorni) e mancavano anche di altri dispositivi di protezione. E si sta parlando delle mascherine da 75 centesimi, non delle N95 (FFP2) decisamente migliori nel bloccare i “droplet” o altre particelle aeree.

Per dare qualche esempio: servirebbero ventilatori in un numero tra molte centinaia di migliaia e un milione. In realtà ne sono disponibili, nell’intero paese, meno di 160.000. È già abbastanza “brutto” che gli Stati Uniti fossero totalmente impreparati ad una pandemia. Per di più stiamo sperimentando una inimmaginabile carenza di risorse. E c’è ancora dell’altro!

Sempre più diffusamente, per avere espresso il proprio disappunto, medici e infermieri vengono bloccati e messi a tacere dagli amministratori e sono penalizzati o addirittura licenziati, quando fanno sentire apertamente la propria voce. Nel frattempo, l’incredibile mancanza di test per COVID-19 è proseguita anche in questa seconda fase. Non è iniziata l’esecuzione sistematica di test per i lavoratori, nonostante ve ne fosse un disperato bisogno.

La terza fase: professionisti sanitari si infettano e muoiono. Si pensava che COVID-19 non fosse letale per i giovani, ma negli Stati Uniti giovani medici e infermieri stanno morendo. Molte sono le teorie sul perché ciò stia accadendo, forse la migliore è quella che fa riferimento alla carica virale, la quantità di COVID-19. I professionisti sanitari entrano in contatto con i pazienti più gravi, spesso senza le adeguate protezioni e la grande carica virale cui sono esposti potrebbe avere la meglio, nonostante la giovane età, sulla risposta immunitaria rendendola incapace o addirittura autolesiva, nel contrastare l’infezione.

Il fatto che i medici stiano soccombendo al virus va oltre la tragedia, dal momento che molte di queste persone stanno morendo senza ragione, in seguito ai fallimenti legati alla mancanza di test e di DPI. Un prezzo molto maggiore, in termini numerici, è rappresentato dalla perdita temporanea di professionisti infettati e ammalati. Questa è l’altra curva con crescita esponenziale poco riconosciuta: poiché ogni dottore, infermiere, tecnico, farmacista, terapista respiratorio, OSA, paramedico che si prende cura del paziente, si occupa ogni volta di decine o centinaia di soggetti malati. La perdita anche di uno solo di questi individui genera un drammatico effetto domino sulla carenza di operatori sanitari preparati e pronti a prendersi cura di questi pazienti, oltre che dei malati non-COVID-19, apparentemente quasi dimenticati dai media!

Molti medici e infermieri attivamente coinvolti nella lotta contro il coronavirus SARS-CoV-2 rientrano nelle fasce di età in cui la mortalità “generica” è più alta. Gli ospedali e le organizzazioni sanitarie dovrebbero valutare attentamente come proteggere la propria forza lavoro, prestando particolare attenzione proprio al personale più anziano.

I medici che hanno alle spalle decenni di servizio possiedono esperienze, conoscenze e capacità decisionali di fondamentale importanza. Spesso lavorano con risorse limitate cercando in tutti i modi di garantire l’erogazione delle prestazioni in una situazione di emergenza. I medici più anziani spesso hanno già sperimentato situazioni di calamità, affrontando sotto stress la necessità di applicare il triage, gestire personale, risorse e prendere decisioni.

I dati dell’Istituto Superiore di Sanità (rapporto bisettimanale del 2 aprile) indicano che in Italia l’età mediana dei pazienti con COVID-19 è 62 anni. La letalità della malattia non supera lo 0,8% nei pazienti con meno di 50 anni; sale al 2,3% nella fascia 50-59 anni, balza all’8% nella fascia 60-69 anni per raggiungere il 21,8%, nei pazienti di 70-79 anni. Circa il 10% dei casi segnalati sono stati diagnosticati proprio tra gli operatori sanitari.

La letalità negli operatori sanitari è più bassa rispetto alla letalità totale. Ciò nonostante è pari all’1%, nella fascia 60-69 anni e raggiunge il 11,7% nella fascia 70-79 anni. Medici e infermieri anziani non devono essere necessariamente esclusi dalla gestione dell’emergenza, ma è importante spostarli su incarichi che ne enfatizzino il ruolo e, nello stesso tempo riducano il rischio di esposizione

Alcuni di questi incarichi possono essere: consigliare manager e dirigenti, fornire consulti ai medici meno esperti, aiutare a prendere decisioni difficili, comunicare con le famiglie dei pazienti, contribuire a risolvere problemi organizzativi, fare da tramite con le organizzazioni sanitarie, suggerire come utilizzare le risorse disponibili o anche fare da portavoce dell’ospedale,

La pandemia ha accentuato una grave carenza di personale, sia perché servono più medici e infermieri per gestire i pazienti COVID-19, sia perché molti di quelli in servizio si contagiano e ammalano. Non proteggere il personale sanitario, oltre che indurre disaffezione e paura del luogo di lavoro, provocherà inevitabili carenze nel post pandemia.

Semplicemente reale e drammaticamente normale l’allarme espresso da Topol e da molti altri colleghi, anche in Italia. La lettera della FNOMCeO è emblematica: il problema “personale” o “risorse umane” è destinato a condizionare ab imis la ripresa, tanto enfatizzata, dei sistemi sanitari, a cominciare dal nostro.

BIBLIOWEB:

Istituto Superiore di Sanità (ISS) – Epidemia COVID-19. Aggiornamento nazionale del 16 aprile 2020 (in PDF allegato)
COVID-19 – Conferenza Stampa 17 aprile 2020 - Aggiornamento Epidemiologico ISS (in Pdf-FlipBook allegato)
Eric J. Topol. US Betrays Healthcare Workers in Coronavirus Disaster. Medscape – Mar 30, 2020. https://www.medscape.com/viewarticle/927811
Guida provvisoria degli Stati Uniti per la valutazione del rischio e la gestione della salute pubblica del personale sanitario con potenziale esposizione in un ambiente sanitario a pazienti con malattia coronavirus 2019 (COVID-19) – 15 aprile 2020https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/hcp/guidance-risk-assesment-hcp.html
Buerhaus PI, Auerbach DI, et al. Older clinicians and the surge in novel coronavirus disease 2019 (COVID-19). JAMA. 2020 March 30.  doi:10.1001/jama.2020.4978 https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2764073
M.L. Ranney, V. Griffeth, A.K. Jha – Critical Supply Shortages. The Need for Ventilators and Personal Protective Equipment during the Covid-19 Pandemic www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMp2006141?query=featured_coronavirus
Covid-19: GPs call for same personal protective equipment as hospital doctors. BMJ 2020; 368 doi: https://doi.org/10.1136/bmj.m1055 (Published 13 March 2020) https://www.bmj.com/content/368/bmj.m1055
COVID-19: gestione dello stress tra gli operatori sanitari https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-gestione-stress-operatori
FNOMCeO – On the front lines of coronavirus: the Italian response to covid-19. BMJ 2020; 368 doi: https://doi.org/10.1136/bmj.m1065 (Published 16 March 2020) https://www.bmj.com/content/368/bmj.m1065/rr-5
Sito Ministero della Salute Coronavirus Home http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
Ancora Covid 19 http://newmicro.altervista.org/?p=7213
COVID-19 Test di Laboratorio http://newmicro.altervista.org/?p=7193
Emergenza COVID-19: UNI per Noi http://newmicro.altervista.org/?p=7184
Coronavirus, Mascherine e Immunodepressi http://newmicro.altervista.org/?p=7169
EBM COVID 19 http://newmicro.altervista.org/?p=7146
Ai Tempi del CoVID-19 http://newmicro.altervista.org/?p=7100
Coronavirus & Media http://newmicro.altervista.org/?p=7019
Coronavirus Update http://newmicro.altervista.org/?p=7004
Non si uccidono così anche i cavalli? http://newmicro.altervista.org/?p=6946
Sicurezza sul lavoro in Sanità http://newmicro.altervista.org/?p=3411
Medici in fuga http://newmicro.altervista.org/?p=2110
Old Med http://newmicro.altervista.org/?p=2085
Non solo negli USA. Medice, cura te ipsum! http://newmicro.altervista.org/?p=1039
Il lavoro ai tempi del Burn Out http://amicimedlab.altervista.org/?p=6136

 COVID-19 – Conferenza Stampa 17 aprile 2020 - Aggiornamento Epidemiologico ISS  (in PDF-FlipBook)

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 Epidemia COVID-19  - Aggiornamento nazionale 16 aprile 2020 – Pubblicato il 17 Aprile 2020 (PDF)

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Sandro Pierdomenico

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