Blog

Statistica di BES

Posted by:

Statistica di BES
(Last Updated On: 6 gennaio 2020)

Italiani sempre più longevi – Il rapporto Bes 2019

La raccolta dei dati statistici è la base di una valutazione fondata sulle evidenze: ciò è tanto più vero se, ad essere presi in considerazione, sono i dati sanitari. Non a caso viene riconosciuta come “filosofia di base” nella Evidence Based Medicine, su cui si basa la valutazione per le professioni sanitarie. Viene considerato un traguardo il raggiungere una raccolta di informazioni “standardizzate”, per una corretta valutazione dei risultati.

I dati devono essere corretti, perché acquisiscano un valore maggiore, essendo vincolati ad altre variabili: il tempo, per consentire un paragone attuale ed accettabile dei temi trattati ed il contesto descrittivo dell’eco-ambiente (come e dove). A tutti i livelli di governo, decisioni documentate e trasparenti hanno acquisito una rilevanza via via maggiore, nella valutazione ex ante ed ex post delle politiche e del loro monitoraggio. A livello europeo è cresciuta l’attenzione verso il miglioramento della rappresentatività territoriale di alcuni indicatori (reddito e povertà, in particolare).

L’Istat è impegnato, con altri Istituti di statistica nazionali ed alcune università europee, in un progetto di ricerca “MAKSWELL” (MAKing Sustainable development and WELL-being frameworks work for policy analysis), che ha già prodotto alcuni risultati in questo specifico ambito. La partecipazione a reti internazionali di ricerca è uno strumento cruciale, per la promozione dell’innovazione tematica e metodologica.

Un altro progetto europeo, rilevante per lo studio del benessere, è il “GROWINPRO” (GRowth, Welfare, INnovation, PROductivity). Anche in questo caso, è un consorzio internazionale, composto da prestigiose università europee e da Istituti nazionali di statistica, che studia le determinanti per il perseguimento di una crescita economica sostenibile e inclusiva.

Negli ultimi sette anni questi concetti si sono realizzati in quella che oramai è diventata “la base della descrizione” dello stato dell’arte dei dati degli italiani: pubblicato dall’Istat, è disponibile il rapporto BES 2019 (sui dati italiani 2018), aggregati per macroaree (Nord, Centro e Sud).

Il BES (Benessere Equo e Sostenibile) offre una lettura a più dimensioni, ponendo particolare attenzione agli aspetti territoriali. Gli indicatori BES, in tutto 130, sono articolati in 12 domini: Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi.

Speranza di vita alla nascita. Il dato che spicca nell’ultima edizione (la settima) del rapporto BES, è che nel 2018 l’Italia raggiunge il massimo storico, 82,3 anni (80,9 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne), ponendosi al secondo posto, dopo la Spagna,  nella graduatoria dei 28 Paesi Membri dell’Unione Europea.

Al Nord si vive un anno in più rispetto al Sud. Ma il gap sale a 3 anni, se si considera la speranza di vita in buona salute alla nascita. Prosegue poi la riduzione della mortalità infantile e di quella per tumori. Nota dolente è quella sulla diffusione di stili di vita più salutari, che procede a rilento. Si mantiene inoltre lo svantaggio delle donne e dei residenti nel Mezzogiorno per i principali indicatori di salute. Il rapporto rileva che la maggiore longevità femminile si accompagna a condizioni di salute più precarie: una donna di 65 anni può aspettarsi di vivere in media altri 22,5 anni, di cui 12,7 anni (il 56,4%) con limitazioni nelle attività; mentre per un uomo della stessa età la speranza di vita è 19,3 anni, di cui 9,3 (48,9%) con limitazioni

Fattori di rischio. Si conferma il ruolo protettivo del titolo di studio, con una maggiore attenzione ai comportamenti più salutari tra i più istruiti. Fa eccezione il consumo di alcol, su cui il titolo di studio non sembra avere effetti. Nel 2018, le regioni del Mezzogiorno ( col 49,6%) continuano ad avere i valori più elevati per eccesso di peso (vs il 43,3% del Centro ed il 41,9% del Nord).

Stabili, nell’ultimo anno, i valori nazionali relativi alla percentuale di persone che hanno abitudini rischiose nel consumo di alcol. Il Nord persegue però uno stile di vita meno salutare: il consumo eccessivo risulta più elevato, rispetto alle altre ripartizioni geografiche (19,5% nel Nord, 16,7% nel Centro e 12,9% nel Mezzogiorno).

Tassi di mortalità infantile. Nel 2016 sono in lieve calo rispetto al 2015 (2,9 per mille nati vivi nel 2015 rispetto a 2,8 nel 2016). I valori di mortalità infantile sono più elevati nei maschietti (3,0 per mille nati vivi, verso il 2,6 delle bambine). Il contributo maggiore alla diminuzione è legato al miglioramento dell’indicatore al Centro, dove il tasso passa da 2,9 a 2,6. Nel Nord e nel Mezzogiorno resta costante per il terzo anno consecutivo (2,5 e 3,4 per 1.000, rispettivamente).

Mortalità per tumori maligni. Nell’età adulta (20-64 anni) è particolarmente rilevante essendo considerata prematura e, almeno in parte, evitabile se contrastata con un’adeguata prevenzione ed una diagnosi tempestiva. Negli uomini è più elevata: il valore nel 2016 è pari a 9,6 per 10mila abitanti. Si conferma e tende ad ampliarsi lo svantaggio del Mezzogiorno. Il valore più elevato, sia per gli uomini sia per le donne, si registra in Campania (11,7 e 9,0 per 10mila abitanti).

Questa la sintesi. L’intera realtà italiana, dagli incidenti stradali alle malattie psichiatriche, è leggibile grazie ai dati messi a disposizione dal BES, regione per regione, nel “corposo” rapporto annuale, che alleghiamo.

BIBLIOWEB:

Rapporto BES 2019 – ISTAT, ISBN 978-88-458-2007-6 (in PDF allegato)
Sito ISTAT https://www.istat.it/it/organizzazione-e-attivit%C3%A0
https://www.istat.it/it/files//2019/05/Sintesi2019.pdf
Italia longeva http://newmicro.altervista.org/?p=6048
Salute e benessere cittadino http://newmicro.altervista.org/?p=4460
BES Batte Cinque http://newmicro.altervista.org/?p=3637

 Rapporto BES 2019 – ISTAT, ISBN 978-88-458-2007-6 (PDF)

Un Click per Leggere

 

Print Friendly, PDF & Email


Articoli correlati:

0
Sergio Galmarini

About the Author

Email: [email protected]
Go To Top
AVVERTENZA: Questo sito web utilizza i Cookies al fine di offrire un servizio migliore agli Utenti Maggiori informazioni