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Serious Games e Telemedicina

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Serious Games e Telemedicina
(Last Updated On: 23 novembre 2019)

“Nuove tecnologie emergenti”

Ibambini imparano giocando. Da adulti tendiamo a giocare sempre di meno, pensando che sia una funzione da bambini, come a dire “il gioco non è una cosa seria”. Al contrario è una funzione essenziale per l’apprendimento.  A smentire l’impostazione da adulti, anzi ribadendo che i giochi sono una funzione di crescita “cognitiva”, provvedono le nuove tecnologie. La telemedicina e la tele-riabilitazione ci consegnano dei prodotti informatici che aiutano ad imparare giocando, favorendo lo  sviluppo di capacità operative e relazionali.

Sono i cosiddetti “serious games – SGs” (letteralmente “giochi seri“) o giochi digitali, che non hanno principalmente o esclusivamente uno scopo di intrattenimento, ma al contrario contengono elementi educativi. Sono l‘intersezione tra simulazione, gioco ed apprendimento. Riproducono aspetti reali tramite dispositivi digitali. Generalmente i SGs sono strumenti formativi e, idealmente, gli aspetti seri e quelli ludici sono in equilibrio.

Al centro dell’attenzione è posta la volontà di creare un’esperienza formativa efficace e piacevole, mentre genere, tecnologia, supporto e pubblico variano. È difficile trovare una netta distinzione dai giochi di intrattenimento, perché è spesso l’uso del giocatore stesso che ne determina l’aspetto formativo. Anche la simulazione virtuale, interattiva, è spesso considerata serious game.

Il Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica (CBIM) da tempo  utilizza i SGs nello sviluppo di un Network Italiano di Tele-neuroriabilitazione, finalizzato alla continuità Assistenziale, sviluppando Protocolli di Diagnostica Avanzata e di Riabilitazione nelle Patologie Neurologiche. Sono implementazioni che alimentano un Database comune, nel quale le informazioni possono essere condivise. E’ il caso del progetto GOAL, Games for Olders Active Life.

Partendo da queste esperienze, la dottoressa Pazzi del CBIM, nel recente convegno di Desio (TeleMediC@re 2019), ha illustrato i criteri di  sperimentazione della nuova piattaforma Smart Aging per l’assessment del declino cognitivo, nei soggetti con MCI (Mild Cognitive Impairment – decadimento cognitivo lieve). Soggetti ad alto rischio di conversione in AD (demenza di Alzheimer) e in VCI (disfunzione cognitiva vascolare), per integrare la piattaforma con strumenti ad hoc, dedicati al monitoraggio longitudinale ed alla gestione riabilitativa dei pazienti con deficit cognitivi e motori presso il proprio domicilio.

Gli obiettivi futuri sono di verificarne l’efficacia nella “real-world practice”, coinvolgendo una popolazione, con MCI, più ampia e collegata (in link) con il Servizio Sanitario Regionale (SSR). Lo scopo è di valutare i dati su 3 livelli: ospedale, territorio e domicilio. Ringraziamo la Dott.ssa Pazzi per averci fornito le diapositive del suo intervento; noi abbiamo cercato di renderle fruibili anche a chi non ha potuto assistere alla sua Relazione di Desio, attraverso un Flip Book che alleghiamo.

La tecnologia è entrata nella pratica professionale medica in punta di piedi e lo verifichiamo sempre più spesso. Anche l’ISS si trova tra coloro che se ne occupano: a controprova, nella collana dei Rapporti ISTISAN, è uscito un numero monografico (19/19) sulle tecnologie wireless applicate ai dispositivi medici. Sono i dispositivi e i sistemi che ci consentono di comunicare senza utilizzare supporti fisici (come cavi in rame o fibre ottiche). Fanno parte del mondo delle tecnologie wireless.

Con tali strumenti le persone, ma anche gli oggetti, possono comunicare tra loro a grandi distanze. L’applicazione di queste tecnologie nel settore ospedaliero dell’emergenza-urgenza, nel rispetto della normativa vigente, può introdurre benefici rilevanti per il Servizio Sanitario Nazionale, soprattutto nel trattamento delle patologie tempo-dipendenti, consentendo contestualmente un incremento della sicurezza per il paziente, il miglioramento della qualità dei servizi e la riduzione dei costi di gestione.

L’obiettivo del progetto di ricerca, descritto nel rapporto, è la valutazione dell’impatto delle tecnologie wireless sulla qualità e sulla sostenibilità dei servizi offerti dalle strutture ospedaliere. Il documento descrive la metodologia adottata, gli strumenti elaborati a supporto dei processi di valutazione ed i risultati ottenuti dal loro utilizzo.

In campo sanitario la tecnologia è arrivata e sta cambiando, rapidamente, le possibilità e le potenzialità di cura!

BIBLIOWEB:

CBIM – Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica –Stefania Pazzi – Serious games e Teleneuroriabilitazione  – Atti del Convegno TeleMediC@re 2019 – Desio, 2 Ottobre 2019 (in PDF-FlipBook allegato)
Istituto Superiore di Sanità – Tecnologie wireless applicate ai dispositivi medici: valutazione dell’impatto su qualità e sostenibilità dei servizi offerti dalla rete dell’emergenza-urgenza. Antonio Conduce, Daniela Di Sciacca, Sergio Sbrenni 2019, 91 p. Rapporti ISTISAN 19/19  (in PDF allegato)
Dall’Analogico al Digitale in Medicina http://newmicro.altervista.org/?p=6566
Lo scafandro e la farfalla http://newmicro.altervista.org/?p=6040
Oggi è domani http://newmicro.altervista.org/?p=5779
Medical Smart Toys http://newmicro.altervista.org/?p=4594
Diagnostica per immagini, consenso informato e dematerializzazione http://newmicro.altervista.org/?p=4293
L’e_Health è la nuova frontiera della sanità http://newmicro.altervista.org/?p=4372
Parola d’Europa: software e app mediche sono dispositivi medici http://newmicro.altervista.org/?p=3670
New Health technologies http://newmicro.altervista.org/?p=2427

 Serious games e Teleneuroriabilitazione – S. Pazzi, Convegno TeleMediC@re 2019 – Desio, 2 Ottobre 2019 (PDF-FlipBook)

 

 Un Click per Leggere

 Tecnologie wireless applicate ai dispositivi medici: valutazione dell’impatto su qualità e sostenibilità dei servizi offerti dalla rete dell’emergenza-urgenza  – ISS, Rapporti ISTISAN 19/19 (PDF)

 

 Un Click per Leggere

 

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Francesco Sicurello

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