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Allergie alimentari e Sicurezza del Consumatore

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Allergie alimentari e Sicurezza del Consumatore
(Last Updated On: 22 dicembre 2018)

Il Ministero ci guida. Aggiornato l’atto d’indirizzo per la sicurezza. Le segnalazioni RASFF 

Due i cardini utilizzati dal Ministero per la sicurezza del consumatore: 1- l’atto di indirizzo per la sicurezza e 2- il sistema di allerta rapido, per alimenti e mangimi, in ambito europeo (RASFF). Dal Ministero della Salute arriva l’aggiornamento dell’atto d’indirizzo sulle Allergie alimentari. Si rivolge agli addetti all’assistenza sanitaria, medici, ditte produttrici di alimenti e di pasti, ristoratori, associazioni di consumatori e pazienti,

Il documento (prodotto dall’ufficio 5 della Direzione Generale Igiene, Sicurezza degli Alimenti e Nutrizione), con la collaborazione di un gruppo di esperti nei vari ambiti, clinico, chimico, biotecnologico ecc., aggiorna la versione del 2014, con l’obiettivo di migliorare la tutela della sicurezza nutrizionale del consumatore allergico, promuovendo la conoscenza del fenomeno tra gli operatori.

L’allergia alimentare (AA) è una reazione immunologica avversa al cibo, una patologia con elevato impatto sulla qualità di vita dei soggetti affetti, ma anche dei loro famigliari, con costi sanitari rilevanti per l’individuo ed il Sistema Sanitario Nazionale. La costante vigilanza richiesta, per evitare l’alimento in causa, in particolare l’allergene non segnalato ed il vivere con incertezza e ansietà, sono problematiche che turbano particolarmente i bambini, gli adolescenti e le relative famiglie.

Ci sono stati cambiamenti negli ultimi anni nella legislazione, relativi all’etichettatura degli alimenti,  in grado di fornire le informazioni per i consumatori con allergia alimentare. Manca ancora una facilitazione nel praticare una dieta di esclusione e, con l’etichettatura “precauzionale”, l’onere della valutazione del rischio grava ancora sul consumatore, creando insicurezza e frustrazione.

Di fronte a questo problema spesso le famiglie si trovano isolate ed impotenti. È pertanto fortemente sentita l’esigenza di un documento di indirizzo nazionale, per il management di questa malattia. D’altra parte va segnalato che, senza limiti di legge (valori soglia), le aziende si trovano in oggettiva difficoltà. I consumatori allergici, necessitano sempre più del consiglio dello specialista che, insieme a loro, deve essere in grado di leggere ed interpretare le informazioni presenti in etichetta.

Per affrontare tale patologia sono elementi cardine: a) la diagnosi posta correttamente, da specialisti in allergologia ed immunologia clinica, in base a metodiche validate; b) la costante vigilanza per evitare gli allergeni alimentari; c) la chiarezza dell’etichettatura dei prodotti alimentari.

La valutazione del rischio non è sistematica, non viene attuata, in modo adeguato ed uniforme, in tutto il territorio nazionale e conseguentemente la malattia è sottovalutata o non diagnosticata correttamente. Sono eccezioni i centri di allergologia ed immunologia clinica, collegati in rete. L’estensione a tutte le Regioni consentirebbe dati epidemiologici nazionali e di affrontare meglio la malattia, incrementando sicurezza e migliorando l’assistenza del soggetto allergico, con riduzione  dei costi sanitari.

E’ di primaria importanza affrontare il tema delle metodiche analitiche, che il settore della produzione alimentare ha a disposizione, segnalando le criticità ad esse connesse, al fine di fornire un indirizzo uniforme a livello nazionale e utile agli operatori alimentari. Il sistema di allerta rapido, per alimenti e mangimi, in ambito europeo (RASFF) consente di notificare, in tempo reale, i rischi diretti ed indiretti per la salute pubblica connessi ad alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti e, quindi, di adottare tempestivamente le opportune misure di salvaguardia. 

Attraverso il RASFF, sono state trasmesse 3.759 notifiche a fronte di 2.925 nel 2016, 2.967 nel 2015 e le 3.097 nel 2014. C’è stato un significativo incremento delle notifiche, rispetto agli ultimi anni, con un aumento del 28%, rispetto al 2016. L’Italia risulta essere anche il primo Paese membro per numero di segnalazioni inviate alla Commissione europea, come già avviene da molti anni, con un totale di 548 notifiche, pari al 14,6% del totale, a conferma della particolare attenzione delle nostre autorità di confine (Uffici del Ministero della salute), territoriali e degli organi di polizia (NAS), specializzati nel settore della sicurezza alimentare. Il 42% delle notifiche RASFF si riferisce a respingimenti al confine.

Contaminanti microbiologici. Un numero elevato di notifiche riguarda il riscontro della Salmonella spp (781 contro le 455, 507, 476, 482 segnalazioni dei quattro precedenti anni). In alcuni casi è stata riscontrata insieme ad altri patogeni. Numerose sono risultate anche le segnalazioni per istamina e casi di sindrome sgombroide (45), seguite da Listeria monocytogenes e norovirus, collegati ad episodi di tossinfezione alimentare.

Contaminanti chimici. I più frequentemente notificati (con il  RASFF) sono le micotossine (583) ed i residui di fitofarmaci (445). Questi ultimi sono in aumento, rispetto alle segnalazioni dell’anno precedente (collegate alla problematica fipronil in uova e ovoprodotti), seguiti da metalli pesanti, additivi e coloranti, migrazioni da materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti e residui di farmaci veterinari. 

Altri contaminanti. Numerose le notifiche riguardanti la presenza di sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta, complessivamente 165. Le altre irregolarità riguardano l’immissione sul mercato di corpi estranei, Novel Food non autorizzati ed OGM non autorizzati.

Origine delle merci. L’origine italiana di prodotti risultati irregolari è stata associata a 178 notifiche al RASFF (erano 105 nel 2016). Il Paese che ha ricevuto il maggior numero di segnalazioni, per prodotti non conformi, è il Brasile, seguito da Turchia e Cina. L’Italia è risultata il sesto Paese, segnando, dalla Salmonella alle micotossine, nel 2017, un +28% di segnalazioni al sistema di allerta Ue.

BIBLIOWEB:

Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione – Ufficio 5 Nutrizione e informazione ai consumatori Allergie Alimentari e Sicurezza del Consumatore – Documento di indirizzo e stato dell’arte – 2018  - Ministero della Salute (in PDF allegato)
Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione – Relazione sul sistema di allerta rapido europeo per alimenti e mangimi (RASFF)  anno 2017 – Ministero della Salute (in PDF allegato)
Boston Nutrition  http://newmicro.altervista.org/?p=4502
Alimentazione: scende in campo ISS   http://newmicro.altervista.org/?p=4173
Etichette alimentari: un QUID in più   http://newmicro.altervista.org/?p=3819
Dimmi cosa mangi  http://newmicro.altervista.org/?p=3436
La Sicurezza Alimentare  http://newmicro.altervista.org/?p=3102
Alimentazione, comunicazione ed aspetti Medico Legali http://newmicro.altervista.org/?p=2552
Guida per evitare (e riconoscere) le Intossicazioni Alimentari  http://newmicro.altervista.org/?p=1795

 Allergie alimentari e sicurezza del consumatore – Documento di indirizzo e stato dell’arte in Italia, 2018 /-/ RASFF: Rapid Alert Sustem for Food and Feed, Relazione 2017 Ministero della Salute   (PDF)

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Ines Bianco

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