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Malattie parassitarie da vettore: problematiche sanitarie in pianura padana

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Malattie parassitarie da vettore: problematiche sanitarie in pianura padana
(Last Updated On: 31 agosto 2018)

Laparassitologia è stata la prima ad utilizzare il microscopio in modo “intensivo”, lo strumento che ha poi caratterizzato la microbiologia ed il laboratorio come simbolo. Riveste un ruolo importante, nella Medicina, per via delle molteplici infezioni-infestazioni i cui agenti eziologici sono proprio rappresentati da protozoi, elminti e artropodi, che effettuano una parte del loro ciclo biologico nell’uomo. Le zanzare sono il più noto vettore delle malattie. Ma vettori sono anche zecche, mosche, flebotomi (sandflies), pulci, bugs triatomine e alcune lumache acquatiche, d’acqua dolce.

Le variazioni climatiche influenzano in maniera sensibile l’habitat di molti vettori, come ci ricorda la presenza di una serie di casi, anche autoctoni, di west nile o di malaria, in varie regioni d’Europa. Da noi le segnalazioni “corrono” lungo i fiumi, come il Po in alta Italia. Molte Regioni (Veneto, Emilia Romagna, Lombardia) sono corse ai ripari con piani dedicati. Il perché è presto detto: evitare di diventare zona endemica. Nel mondo, le malattie trasmesse da vettori sono oltre il 17% di tutte le malattie infettive e causano più di 700.000 morti ogni anno.

La distribuzione delle malattie trasmesse da vettori è determinata da complessi fattori demografici, ambientali e sociali. Il viaggio ed il commercio globale, l’urbanizzazione non pianificata e le sfide ambientali, come il cambiamento climatico, possono influenzare la trasmissione degli agenti patogeni, rendendo variabili le stagioni per intensità o causando malattie emergenti, nei paesi in cui erano precedentemente sconosciute. 

La malaria causa, ogni anno, più di 400.000 decessi, a livello mondiale e la maggior parte riguarda bambini di età inferiore ai 5 anni. Sono a rischio di contrarre la Dengue, quasi quattro miliardi di persone, in almeno 128 paesi, con 96 milioni di casi stimati all’anno. Altre malattie, come la malattia di Chagas, le leishmaniosi e le schistosomiasi interessano centinaia di milioni di persone, in tutto il mondo. 

Molte di queste malattie possono essere evitate attraverso misure di protezione informate. La Risposta globale di controllo vettoriale (GVCR), 2017-2030, approvata dall’Assemblea mondiale della sanità (2017), fornisce orientamenti strategici ai paesi ed ai partner dello sviluppo, per il rafforzamento urgente del controllo vettoriale, come approccio fondamentale per prevenire la malattia e rispondere alle epidemie. 

Ma molto sta cambiando anche da noi, basti accennare ai controlli legati al sistema trasfusionale (Piano di sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu – 2018). Abbiamo accennato ai cambiamenti climatici: ma anche la casistica a livello nazionale ha modificato i numeri, con la comparsa di patogeni “non autoctoni”. Un elemento cruciale, nelle malattie trasmesse da vettori, è il cambiamento comportamentale. 

Ecco alcuni degli obiettivi del corso: a) fornire formazione per lo sviluppo delle capacità legate alla gestione clinica, diagnosi e controllo dei vettori; b) sostenere lo sviluppo e la valutazione di nuovi strumenti, tecnologie e approcci, per le malattie trasmesse da vettori; c) promuovere innovative modalità di controllo e di gestione delle patologie relative. Alcuni dei centri di riferimento si trovano in nord Italia.  Sentire (e far tesoro) delle conoscenze sui vettori, è un ulteriore motivo di adesione al Corso.

 1° Dicembre 2018 / Desenzano del Garda BS

 Malattie Parassitarie da Vettore: Problematiche Sanitarie in pianura padana (PDF)

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Giovanni Casiraghi

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