L’effetto protettivo di una serie di alimenti per la salute
Sfatati vari luoghi comuni su alcuni alimenti, che hanno goduto di cattiva fama, immeritata sicuramente, dati gli ultimi orientamenti emersi al congresso internazionale Nutrition 2018, tenutosi a Boston lo scorso giugno; appuntamento annuale dell’American Society for Nutrition. Il cibo non è solo ‘strumento’ di sostentamento (e di piacere), ma può e deve diventare anche l’alleato della nostra salute o al contrario, per abitudini scorrette, costituire fattore di rischio per una serie di malattie. A puntualizzarne la funzione come “alleato” arrivano studi e ricerche che evidenziano la tipologia di alimenti, capaci di proteggere la salute.
Uova anti diabete. Promosse in particolare come scudo contro la patologia: le uova sono un’importante fonte di proteine, vitamine, minerali, carotenoidi e lecitina. .Uno studio randomizzato (durato 12 settimane), condotto su soggetti in sovrappeso/obesi con prediabete o diabete di tipo 2 già diagnosticato, suggerisce come le uova siano in grado di ridurre l’impatto dei fattori di rischio associati al diabete. I livelli di apolipoproteina A1 (Apo A1) sono risultati significativamente maggiori, alla fine dello studio, tra i consumatori di uova.
Chi le consumava tutti i giorni, ha presentato benefici sul compenso glicemico (valori di glicemia a digiuno e di resistenza insulinica) e sul profilo lipidico. I timori di una ricaduta negativa sui livelli di colesterolo, si sono dimostrati privi di fondamento: chi consumava quotidianamente le uova non ha mostrato un aumento dei livelli di colesterolo.
Il caffè come amico (del fegato). E’ una delle bevande più consumate al mondo e diversi studi ne hanno associato il consumo ad una riduzione della mortalità, per tutte le cause e per patologie specifiche, tra le quali quelle epatiche. Poco studiata finora l’associazione tra consumo di caffè e ricoveri per patologie del fegato. Il chicco di caffè è la sostanza con più antiossidanti esistente in natura. Chi assume caffè, su lungo periodo, ha meno ansia, dorme meglio e non ha la pressione più alta rispetto a chi non lo beve.
Il più ampio lavoro sull’argomento (2017), condotto da esperti della IARC (International Agency for Research on Cancer) e dell’Imperial College di Londra, su oltre mezzo milione di individui in dieci paesi europei, tra cui l’Italia, aveva già documentato che bere abitualmente caffè è associato a ridotto rischio di morte, per tutte le cause, in particolare per malattie circolatorie e del tratto digerente. Pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, è stato esaminato nel dettaglio il consumo di caffè dei partecipanti (che facevano parte dello studio EPIC), i diversi modi di preparazione e la presenza o meno di caffeina. Monitorati i partecipanti per un tempo medio di sedici anni, con la registrazione di tutti i decessi e le relative cause. Solo ipotizzati però effetti protettivi significativi sul fegato.
Risulta provato dallo studio condotto su oltre 14 mila persone, con età compresa tra i 45 e i 64 anni (studio ARIC, Atherosclerosis Risk in Communities), che i consumatori di 3 o più tazze di caffè /die, presentano un minor rischio di ricoveri correlati a patologie del fegato (riduzione del 21%), ma non di mortalità per problemi epatici, rispetto a chi non beve caffè.
Bevete più latte (o yogurt). La ricerca ha permesso di stabilire che i latticini riducono il rischio di cancro del colon retto: il loro consumo è inversamente correlato al rischio anche se non tutti i latticini sono uguali nel ridurlo. Solo chi consuma latticini fermentati o low-fat (es. yogurt) si colloca nella fascia dei soggetti a bassissimo rischio di sviluppare cancro del colon. L’analisi prospettica è stata svolta sul gruppo di 101.677 persone (di età compresa tra 54 e 83 anni), utilizzando i dati della coorte “Prostate, Lung, Colorectal and Ovarian Cancer Screening Trial” (PLCO), con un follow-up medio di 12,5 anni.
BIBLIOWEB:
https://www.healio.com/family-medicine/nutrition-and-fitness/news/online/%7B2c16dba8-74aa-4fa5-8d0b-b5e6ef8a714c%7D/eggs-nuts-coffee-dairy-veggies-positively-impact-health
S. Pourafshar, K. George, N Akhavan, E. Foley, S. Johnson, B. Keshavarz, N. Navaei, A. Davoudi, E. Clark, B. Arjmandi, - Egg Consumption May Improve Factors Associated withGlycemic Control and Cardiometabolic Health in Middle-Aged/OlderAdults with Pre- and Type II-Diabetes Sunday, Jun 108:00 AM – 6:00 PM Poster Topical Area: Aging and Chronic Disease Location: Auditorium Poster Board Number: 102P01-083
E. Hu, M. Lazo, E. Selvin, M. Grams, L. Steffen, J. Coresh, C. Rebholz, – Coffee consumption and liver-related hospitalizations and deaths in the ARIC study Poster Topical Area: Aging and Chronic DiseaseLocation: AuditoriumPoster Board Number: 55P01-036
Alimentazione: scende in campo ISS http://newmicro.altervista.org/?p=4173
Etichette alimentari: un QUID in più http://newmicro.altervista.org/?p=3819
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