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La nuova norma ISO 45001

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La nuova norma ISO 45001
(Last Updated On: 12 marzo 2018)

Documento IAF obbligatorio per accreditare le certificazioni

ISistemi di Accreditamento della sicurezza sul lavoro hanno un nuovo sistema di valutazione. Elaborato da un gruppo di lavoro internazionale, sotto la guida di Accredia, il nuovo IAF (International Accreditation Forum) MD 22:2018 ha l’obiettivo di garantire un approccio armonizzato all’accreditamento delle certificazioni, secondo la norma ISO 45001 che, come l’esistente British Standard BS OHSAS 18001:2007, continuerà ad essere basata sul modello “Plan-Do-Check-Act”. 

La ISO 45001 avrà la cosiddetta “Struttura di Alto Livello”: un’identica struttura per tutti i sistemi di gestione, lo stesso utilizzo di testi e terminologia, standard più facili da capire, un’applicazione più efficiente di sistemi di gestione integrati. Si tratta di Regole uniformi, per gli organismi accreditati, che certificano i sistemi di gestione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e criteri condivisi a livello internazionale, per verificare le organizzazioni che richiedono la certificazione, secondo la norma di riferimento BS OHSAS 18001:2007 e, a breve, la nuova ISO 45001:2018.

Questi gli obiettivi del documento IAF MD 22:2018 (OH&SMS), obbligatorio dal 25 gennaio scorso per gli organismi di certificazione dei sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SCR), che vengono accreditati in conformità alla norma ISO/IEC 17021-1:2015. Il documento è stato elaborato da una Task Force IAF, coordinata da Marco Cerri, ispettore Accredia, già alla guida dei lavori che hanno prodotto il documento europeo di cui il “IAF MD 22:2018” rappresenta l’evoluzione, dato che sarà applicato dagli Enti di accreditamento che aderiscono alla rete IAF.

Negli ultimi anni, l’incremento a livello mondiale delle certificazioni BS OHSAS, ha messo in luce le marcate differenze che caratterizzano l’approccio all’accreditamento degli organismi competenti, per lo schema SCR, da parte dei vari Enti firmatari degli IAF MLA. Approcci diversi che, se incidono sui tempi di audit e sui costi per le organizzazioni, possono alimentare la concorrenza sleale, fino a minare la credibilità dell’accreditamento e delle certificazioni stesse.

La politica di armonizzazione, alla base del nuovo documento IAF, permetterà di superare eventuali criticità dovute al fatto che, per esempio, alcuni Enti, seguendo il trend di un mercato in crescita, hanno applicato la norma di accreditamento ISO/IEC 17021-1 senza valutare che il rischio, associato ad una certificazione SCR, è più alto rispetto a quello degli altri sistemi di gestione. Altri Enti hanno invece focalizzato la loro attenzione sugli aspetti di rischio, definendo requisiti addizionali più stringenti rispetto a quelli previsti dalla norma.

Il vantaggio, per le organizzazioni certificate dagli organismi accreditati, sarà quello di ottenere un’ulteriore garanzia – oltre a quelle della competenza, indipendenza ed imparzialità della valutazione del proprio sistema di gestione – in termini di omogeneità delle modalità di conduzione delle verifiche e di riconoscimento delle certificazioni; basi della nuova norma internazionale ISO 45001, che a breve sostituirà la BS OHSAS 18001.

La struttura tecnica. Dal punto di vista strutturale, il nuovo IAF MD 22:2018 è omogeneo all’EA 3/13M:2016, che comprende una sezione principale e 5 appendici obbligatorie:

Sezione principale: include diversi requisiti aggiuntivi, specifici per gli schemi SCR, rispetto alle corrispondenti clausole della ISO/IEC 17021-1:2015.
Appendice A: integra i requisiti generici sulla competenza contenuti nell’Allegato A della ISO/IEC 17021-1 con ulteriori requisiti specifici per gli auditor dello schema SCR. Questa Appendice è la base per l’elaborazione della futura ISO/IEC TS 17021-10.
Appendice B: per la determinazione dei tempi di audit, aggiunge diversi requisiti specifici per lo schema SCR, rispetto a quelli riportati nel documento IAF MD 5:2015 “Determination of Audit Time of Quality and Environmental Management Systems”, al momento applicabile solo ai sistemi di gestione per la qualità (SGQ) e ambientale (SGA).Il metodo di calcolo dei tempi di audit per lo schema SCR resta simile a quello per gli schemi SGQ e SGA, ma fa riferimento a tre categorie di complessità (alta, media e bassa), in base alla natura e severità dei rischi che l’organizzazione affronta nella gestione della salute e sicurezza sul lavoro, che possono influenzare in modo significativo i tempi di audit. In ultima analisi, per lo schema SCR ci sono regole più stringenti per le situazioni che impongono incrementi obbligatori dei tempi di audit, rispetto allo schema SGA, applicabili senza modificare la tabella con cui si calcola il tempo totale di audit, in base all’equivalente numero di personale impiegato.
Appendice C: introduce requisiti aggiuntivi per il mantenimento della conformità legislativa, basati su quelli già obbligatori per gli SGA e definiti dal documento EA 7/04M:2017  “Legal Compliance as a part of Accredited ISO 14001:2015 Certification”.
Appendice D: integra il documento IAF ID 1:2014Informative Document for QMS and EMS Scopes of Accreditationcon esempi di rischi che possono incidere sul sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro, in tutti i settori IAF.
Appendice E: estende allo schema SCR le tabelle dei cluster tecnici del documento IAF MD 17:2015Witnessing Activities for the Accreditation of Management Systems Certification Bodiesper la pianificazione delle verifiche in accompagnamento, ad oggi applicabile solo agli schemi SGQ e SGA.

BIBLIOWEB:

https://www.accredia.it/2016/07/18/18-07-2016-nuovo-documento-ea-per-i-sistemi-di-gestione-per-la-salute-e-sicurezza-sul-lavoro/
http://www.iaf.nu/articles/IAF_MLA/14

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Marco Pradella

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