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Laboratori a risposta rapida nella Sepsi

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Laboratori a risposta rapida nella Sepsi
(Last Updated On: 2 febbraio 2018)

On-site Rapid Response Lab  & Flash Lab Micro

Una corretta organizzazione della rete microbiologica per livelli è definita sulla base del bacino di utenza territoriale servito, che “inevitabilmente” tiene conto del numero di accessi ai centri prelievo periferici e del numero di pazienti ricoverati per anno, per citare alcune delle variabili che ne condizionano il dimensionamento a livello territoriale.

Anche le caratteristiche dell’Ospedale e del territorio di riferimento sono importanti: il  numero di  posti letto, la tipologia delle specialità presenti, in particolare la tipologia e l’attività del pronto soccorso, della rianimazione, dell’ostetricia, della chirurgia, i livelli di intensità di cura e complessità dei pazienti, con elevati gradi di instabilità e di intensità assistenziale, entrano in una corretta analisi dei bisogni.

Le “dotazioni tecnologiche” dipendono da queste variabili. Ma molto dipende anche da noi laboratoristi: l’expertise esistente del personale (i.e. laureati dedicati, in possesso della specializzazione in Microbiologia e Virologia, tecnici con documentato e specifico addestramento formativo) è in grado di modificare la risposta del laboratorio, in particolare quando parliamo di urgenza e di sepsi.

Il modello Hub & Spoke ha portato a molte descrizioni delle caratteristiche del “laboratorio Hub” con l’evidenza di rapporti costo-efficacia vantaggiosi, documentati (o documentabili) per gli esami di routine processati. Potremmo banalizzare definendo gli Hub come laboratori di alta competenza specifica e complessità. Ma gli altri? E soprattutto, le Urgenze?

I laboratori, specie quelli di Microbiologia, sono solo una parte dei laboratori degli ospedali o delle strutture assistenziali. Almeno altre due tipologie integrano quelli Hub: i laboratori a media complessità (Flash Lab Micro) e quelli a risposta rapida, per esami di semplice esecuzione, i cui tempi di risposta possono avere un alto impatto sulla gestione del paziente (On-Site Rapid Response Lab), in particolare se critico, come nella sepsi.

Proviamo a descriverne le caratteristiche.

Flash Lab Micro: collocati nei presidi ospedalieri a complessità di cure maggiore del 1° livello (presenza di terapie intensive e/o sub-intensive). Sono Integrati nell’ambito dei laboratori di Patologia Clinica e garantiscono l’esecuzione dell’attività prevista nei centri di 1° livello e test in grado di rispondere ai quesiti clinici urgenti, di pazienti ad alta complessità di cura (TAT < 24h), VP elevati. L’ipotesi di apertura è di 24 h/7gg.

On-Site Rapid Response Lab: Integrati nell’ambito dei laboratori di Patologia Clinica o organizzati come POCT, nei singoli presidi ospedalieri, con reparti a bassa complessità  di cura (senza terapie intensive o subintensive) ma con la presenza di un PS e ricoveri anche ad alta complessità.  Garantiscono l’esecuzione di test rapidi (TAT < 2h), con VP elevati, la cui risposta in tempi molto veloci può avere importanti impatti clinici e/o organizzativi sulla gestione del paziente. Anche qui l’ipotesi di apertura è di 24 h/7gg (possibile anche con un sistema integrato laboratorio/Poct).  Costi sostenibili sono la scommessa di entrambe le tipologie di laboratorio.

Inevitabile comunque parlare anche di tecnologie di laboratorio col ricorso a POCT “molecolari”. Nella sepsi i test multiplex hanno cambiato gli outcomes nella cura del paziente. Hanno rivoluzionato i tempi tra terapia empirica, aggiustamento della terapia e terapia mirata. Proprio il ricorso alle nuove tecnologie richiede una modulazione del percorso diagnostico, legato anche alla tipologia di laboratorio.

Siamo di fronte ad una reinterpretazione dei laboratori, una nuova ingegnerizzazione a livello territoriale, con una visione d’insieme che deve tener conto della tecnologia e dei pazienti e con una nuova declinazione dei concetti di appropriatezza, accuratezza e rapidità. 

BIBLIOWEB:

 Il Percorso Diagnostico della Sepsi nell’organizzazione HUB & SPOKE Il modello e l’esperienza di Trento, 16 Dicembre 2017 (Ppt-FlipBook)

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Paolo Lanzafame

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